Immigrati distruggono auto dei Carabinieri

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Immigrati distruggono auto dei Carabinieri Bufale.net

Immigrati distruggono auto dei Carabinieri è quel genere di bufala che dimostra il modus operandi dei viralizzatori.

Inventare qualcosa che abbia le parole chiavi viralizzabili del momento: se non puoi inventare, ricicla.

Sono anni che stiamo sbattendo contro questa bufala. Anni.

Ce ne occupammo nel 2014, ce ne siamo occupati nuovamente nel 2016.

E da allora, ce la richiedete ogni anno, generalmente in concomitanza con elezioni, crisi di governo, dichiarazioni o ogni qual volta che si ritiene necessario soffiare sul fuoco della facile xenofobia.

Ed ecco a voi l’ultima iterazione del video. A dire il vero uguale a tutte le iterazioni, tranne per i commenti sempre nuovi di improbabili commentatori, anche plurilingua che invitano in varie lingue e accenti gli Italiani a impugnare le armi o a “rimandare gli Africani a casa”.

Per un indinniato speciale non basta altro. Vede ragazzi di colore, vede inviti a prendere le armi contro il “nemico Africano” e si fomenta.

Come facemmo notare già all’epoca, le corde della xenofobia vengono suonate agilmente come un violino, e il sentimento di pancia trasforma ogni condivisore in un folle Giustiziere dagli occhi iniettati di sangue che già si sogna impugnare le armi e combattere il nemico che gli viene indicato.

2014, 2016 e adesso: due anni sono un tempo assai breve per la memoria collettiva del Popolo della Rete, ed ecco che la stessa bufala può essere riammanita.

Lasciandoci a riportare, ancora una volta, le deduzioni della pagina Una Vita da Social, pagina social della Polizia di Stato che ha deciso di riscontrare il video per intero e trarne conclusioni. Che vi riportiamo, avendone personalmente verificato noi stessi la loro esattezza:

AVVISO:In queste ore sta girando sui social network un video amatoriale in cui vengono ripresi un gruppo di ragazzi di colore che distruggono una macchina dei carabinieri a suon di mazzate, pugni e calci. Nel video i cinque ragazzi vengono indicati come immigrati clandestini e il più delle volte ogni condivisione è accompagnata da frasi ovviamente poco gentili nei loro confronti, la maggior parte di natura xenofoba.Il punto è che guardando attentamente il video in questione ci si rende subito conto del fatto che sia un fake. Infatti, mentre gli “immigrati” continuano a spaccare l’automobile, si possono notare distintamente un microfono direzionale (il cosiddetto boom, o giraffa) e un assistente di set che regge un pannello di polistirolo bianco, solitamente usato per riflettere la luce del sole sui soggetti inquadrati. Si notano inoltre altre persone, anch’essi assistenti di set, che partecipano da osservatori lungo il limite scena.
Persino la finta macchina è facilmente riconoscibile dall’assenza di dettagli tipici delle pattuglie vere, come la scritta carabinieri sul cofano posteriore o il denominativo CC non presente sulla targa.
Il video dei presunti immigrati ribelli si è diffuso in poche ore, trovando terreno fertile tra tutti coloro che non vedono l’ora di denigrare l’immigrazione in ogni sua forma, istigando reazioni violente a tutto ciò che riguarda gli immigrati, nel bene e nel male.
I punti da analizzare sono due. Il primo riguarda appunto l’odio che ormai sempre più si sta diffondendo nelle varie città, e che il più delle volte non è giustificato in quanto la maggior parte delle azioni attribuite agli immigrati non vengono effettivamente commesse da loro, ma spesso inventate di sana pianta.Non arrabbiatevi, in realtà sono solo le riprese di un film.

Abbiamo riportato l’appello della pagina Una Vita da Social in modo integrale, evidenziando gli elementi che i condivisori avrebbero dovuto notare (e che noi avevamo messo in evidenza già nel 2014), anziché lanciarsi (come evidenziato dagli stessi estensori della fanpage), in strali spesso xenofobi e violenti.

"Immigrati distruggono auto dei Carabinieri", screenshot

“Immigrati distruggono auto dei Carabinieri”, screenshot

Vorremmo ora sottoporre ai più distratti di voi una screenshot presa dal filmato che state condividendo.

Ma vi pare possibile che degli “immigrati che distruggono un’auto dei Carabinieri” lo facciano portandosi da casa un assistente di set cinematografico con tanto di pannello riflettenti per luci da set, microfono direzionale con “giraffa” e imbottitura antirumore?

Vi pare possibile che dovendo distruggere un’auto dei Carabinieri gli stessi immigrati abbiano avuto la sfortuna di beccare un’automobile evidentemente falsificata, priva del contrassegno CC sulla targa e della scritta sul cofano?

L’unica spiegazione probabile è che, semplicemente questa sia la scena di un film.

Escludendo il grottesco (ma comunque, innocuo) scenario di un gruppo di “violenti immigrati” che decidono di investire denaro nell’acquisto di mezzi cinematografici di prim’ordine e di eccellenza per poi costruire un’automobile di scena, un feticcio e simulacro, ma comunque non riescono a produrre più che un video a bassissima qualità non possiamo che fornirvi l’unico responso possibile.

Qualcuno, già nel 2014, si è impossessato, con un cellulare dell’epoca, di una ripresa “dietro le quinte” di un film o altra produzione contenente questa scena, e l’ha pubblicata su Facebook col preciso scopo di fingere di aver assistito ad un’aggressione vera e propria e fomentare così un’esplosione di rabbia xenofoba sui Social.

Non possiamo che ricordarvi nuovamente le severe sanzioni a cui va incontro chi diffonde, anche sottoforma di mero commento, contenuti di stampo razzista e xenofobo.

All’epoca raccomandammo di affidarsi a pagine come Una vita da Social e, dinanzi a commenti livorosi e violenti e condivisioni di simili contenuti, interrompere immediatamente la condivisione del testo, allertando le autorità competenti.

Il consiglio valeva ieri, e vale ancora oggi. Oggi potrete però chiedere consigli sul come effettuare simili operazioni a noi ed a pagine amiche come Odiare ti Costa.

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