Il Dott Burioni ammette che moriranno molti più bambini grazie ai vaccini
Esiste una cosa chiamata fallacia dello Strawman o dell’Argomento Fantoccio.
Funziona così: Tizio dice qualcosa, Caio distorce quel qualcosa in un estremo grottesco e così deformato dall’essere illogico e assurdo e poi, dichiarando a gran voce che Tizio intendeva la versione deformata da lui intesa, lo attacca su quella.
Un esempio potrebbe essere il seguente dialogo, attinente al caso in esame
Tizio: “Alcune persone sono allergiche ai gamberi. L’allergia può provocare shock anafilattico e morte”
Caio: “Avete sentito? Mangiare i gamberi comporta la morte, Tizio ha ammesso che le industrie alimentari vendono prodotti di morte! Tizio è chiamato a rispondere dei numerosi omicidi che gli addetti al banco frigo del supermercato hanno perpetrato!”
Ci hanno così inviato un video, in realtà vecchio di due anni e più, con affermazioni del Professor Burioni rintuzzate da una voce narrante che si basa sul principio dell’Argomento Fantoccio
Cominciamo benissimo.
Nei primi minuti Burioni dichiara che
Gli effetti collaterali dei vaccini avvengono in un caso su due milioni e sostanzialmente sono una reazione detta anafilattica, una violenta reazione allergica che si risolve senza problemi se c’è un medico nelle vicinanze per cui l’unica precauzione è attendere qualche minuto dopo la vaccinazione, anzi meglio una mezz’oretta nello studio del medico
La voce con un tono di derisione omette il dato numero del caso probabile ogni due milioni e dichiara che dopo ogni vaccino potrebbe esserci una reazione che lo porta alla morte o può rovinargli la vita.
Cavillando peraltro sul prudenziale principio di attendere qualche giorno per proporre una osservazione di un paio di giorni che, ovviamente nella comunità scientifica non ha seguito e delle quali nel video non sarà data alcuna spiegazione.
Come si insiste parlando di bambini bucati con veleni.
Il video salta poi di palo in frasca, quasi rifiutando di restare in argomento e aggiungendo continuamente carne al fuoco su argomenti sempre più capziosi e pretenziosi.
Ad esempio, trasfigurando il semplice criterio prudenziale di attendere quella mezz’oretta massimo per scongiurare un rischio di 1/2.000.000 nella assurda richiesta di effettuare i vaccini separatamente.
Cosa impossibile contando che scompattare il vaccino trivalente ad esempio è come pretendere di segare un’automobile in tre pezzi distinti e continuare a farla funzionare.
Tra le solite immagini di bambini in lacrime e altri esempi di Fallacia dello Strawman si arriva così ad una ulteriore mistificazione
Burioni dichiara che il morbillo ha una mortalità intorno a un caso su duemila?
Il video, ridendo della qualifica di dottore di Burioni decide improvvvisamente che la statistica di una reazione vaccinale ogni due milioni gli andava benissimo, ma non si accontenta della statistica delle morti da morbillo perché è sua intenzione scorporare il numero delle persone che invece il morbillo non lo prendono.
Ovviamente, scendiamo nel campo di una ulteriore aporia: perché dovremmo scorporare il numero di persone che “non prendono il morbillo” (cosa che peraltro avviene per merito dei vaccini ), ma dovremmo invece accettare il numero di un caso su due milioni senza scorporare le reazioni lievi e i falsi allarmi?
Anche questo non ci è dato.
La voce dichiara che, a quanto ha sentito, Burioni ha dichiarato che muore per il morbillo un bambino ogni duemila.
Ma Burioni, riascoltate il video, ha parlato espressamente di casi di morbillo.
Quindi rientriamo nella fallacia dell’Argomento Fantoccio: siamo solo nei primi cinque minuti del video, e la voce nel video sta sostanzialmente parlando di un Burioni deformato ed immaginario, rispondendo non all’argomento che Burioni ha effettivamente pronunciato, ma ad un eco distorto delle sue parole.
E nel farlo commette un errore di statistica ben noto a chi ascolta: dichiara che siccome nel primo semestre del 2017 ci sono stati 2581 casi di morbillo,
messo insieme alle parole che ha detto Burioni, ci potrà essere un caso di una persona che potrebbe statisticamente essere deceduta
Ma la statistica non funziona così.
Sostanzialmente i numeri non hanno memoria.
Ogni volta che lancio una moneta per aria, il singolo lancio ha il 50% di possibilità di essere testa o croce.
Non posso chiedere i danni all’Onnipotente buon Dio se, lanciando una moneta in aria per otto volte, per avventura otto volte dovesse uscirmi testa.
E se ci fosse un cecchino pagato per spararmi una pallottola al cuore ogni volta che lanciando una moneta per aria quattro volte mi esca quattro volte lo stesso risultato, farei meglio a mettermi comunque un giubbetto di sicurezza, senza pascermi della sicurezza che siccome ho il 50% di possibilità di uscita della testa o della croce, sicuramente avrò due teste e due croci, o almeno un risultato difforme che mi salvi.
Nel 2017 però ci sono stati due casi di morte: la voce decide di cavillare sul fatto che il secondo caso era una bambina particolarmente cagionevole di salute.
E secondo voi perché ci vacciniamo? Non vi abbiamo più volte parlato del concetto di immunità di gregge e come l’organismo di un bambino debole o malato potrebbe morire per colpa dei patogeni che noi stessi, non vaccinandoci, gli abbiamo contagiato?
Siamo contenti che, citiamo testualmente
la statistica che un bambino su duemila muore fa ridere i polli (sic!)
Ma a noi anche solo la morte evitabile di un bambino non suscita il riso. Suscita il dolore ed il lutto per una vita spezzata troppo presto.
Quello che però diventa rapidamente assurdo è la cognizione che nel mondo della statistica antivaccinista, 1/2000 è una probabilità inferiore a 1/2.000.000.
E il perché è un qualcosa si assurdo: la voce pretende di diluire la statistica del dato dei vaccinati sul “totale di tutti i bambini, anche non vaccinati”.
L’insiemistica non è un’opinione
Una statistica ha un valore in un insieme dato.
La probabilità di 1/2.000.000 non significa un insieme di due milioni, come la probabilità di 1/2.000 non significa un insieme di duemila.
Significa, semplicemente che in un campione composto da ragazzini ammalati di morbillo e non vaccinati, lo 0,05% muore. Muore, non tocchiamo neppure le percentuali di encefalopatie e invalidità permanenti di cui abbiamo già parlato.
Ma, attenzione, in un campione composto da ragazzini vaccinati, lo 0.00005% potrebbe avere delle reazioni avverse, che potrebbero sfociare nella morte.
E l’ultima volta che ho controllato, lo 0,05% era maggiore dello 0,00005%
Risulta tale anche a noi, no?
E non ha senso quindi introdurre nel primo caso l’elenco dei “bambini non vaccinati”: semplicemente una statistica ha valore nel suo insieme.
Se io dichiaro che il 10% delle pesche nell’orto di un contadino in particolare sono affette da parassiti, il contadino non potrà evitare le eventuali multe per aver venduto un prodotto insalubre dichiarando che siccome negli orti vicini le pesche e le mele stanno benissimo, allora quella percentuale va rivista in suo piacere.
Ci sono due insiemi: i ragazzini vaccinati ed i ragazzini infettati dal “morbillo naturale”.
Il primo insieme presenta criticità nello 0,00005% dei casi.
Il secondo presenta la morte nello 0,05%
Il resto è un caso di Strawman da manuale.
Le statistiche tra vaccinati e non vaccinati
La voce espone che Burioni avrebbe dichiarato, correttamente, che va indicato, quando si parla di disturbi di qualsiasi natura, un test in doppio cieco.
Ovvero si prende un campione statistico di vaccinati e di non vaccinati e si vede dove si troverebbero le malattie che i novaxx vorrebbero causate dai vaccini.
Corretto.
Quello che è meno corretto è che la voce dichiari che la comunità scientifica:
ignora i survey, che sono questionari online
Ma davvero?
Voi pensate davvero che una statistica su cose così importanti si possa fare col televoto da casa?
La scienza ha dei protocolli. La statistica deve verificare la genuinità del campione.
Persino gli utenti Auditel devono avere una macchinetta a prova di manipolazione collegata al telefono, mi spiegate perchè dovremmo ritenere attendibile un questionario online o via posta in cui si fanno domande alla gente?
Possiamo quindi dichiarare che no, siamo di fronte alla fallacia dell’argomento fantoccio.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.