Complottisti citano “Il Potere della Mente” di Bruni Vazquez per negare il COVID, ma il libro non esiste

di Luca Mastinu |

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Complottisti citano “Il Potere della Mente” di Bruni Vazquez per negare il COVID, ma il libro non esiste Bufale.net

Il Potere della Mente di Bruni Vazquez racconterebbe l’esperimento operato da uno scienziato su un condannato a morte che dimostrerebbe, come suggerisce il titolo, il potere della mente. La citazione è condivisa su più profili, ma la troviamo anche su siti dedicati all’informazione alternativa (per farla breve) e su pagine Facebook.

dal Libro IL POTERE DELLA MENTE

Uno scienziato voleva testare una teoria. Aveva bisogno di un volontario che sarebbe arrivato fino alla fine. Alla fine lo trovò, era un condannato a morte che sarebbe stato giustiziato sulla sedia elettrica.

Lo scienziato propose al condannato quanto segue: avrebbe partecipato a un esperimento scientifico che consisteva nel fare un piccolo taglio al polso, allo scopo di far gocciolare lentamente il sangue fino all’ultima goccia. Spiegò che aveva una minima possibilità di sopravvivenza, ma che in ogni caso la sua morte sarebbe stata senza sofferenza o dolore; non te ne accorgeresti nemmeno.

Il condannato accettò, perché morire in questo modo era preferibile a morire sulla sedia elettrica. Lo misero su una barella e gli legarono il corpo in modo che non potesse muoversi. Quindi gli tagliarono leggermente il polso e gli misero una pentola di alluminio sotto il braccio.

Il taglio era superficiale, solo i suoi primi strati di pelle, ma gli bastava credere che le sue vene fossero state effettivamente tagliate. Sotto il letto, una bottiglia di siero veniva posizionata con una piccola valvola che regolava il flusso del liquido, sotto forma di gocce che cadevano nel contenitore. Il condannato sentì il gocciolio e contò ogni goccia di quello che credeva fosse il suo sangue.

Lo scienziato, senza essere visto dal condannato, stava chiudendo la valvola, in modo che il gocciolamento diminuisse, con l’intenzione di pensare che il suo sangue si stesse esaurendo.

Con il passare dei minuti, il suo viso perse colore, la sua frequenza cardiaca accelerò e gli fece perdere aria ai polmoni. Quando la disperazione raggiunse il picco, lo scienziato chiuse completamente la valvola, quindi il condannato andò in arresto cardiaco e morì.

Lo scienziato è riuscito a dimostrare che la mente umana rispetta rigorosamente tutto ciò che percepisce e che l’individuo lo accetta, sia esso positivo o negativo, agendo su tutta la nostra parte psichica e organica.

Ho sempre pensato che la mente non abbia limiti quando inganna se stessa. Peggio ancora quando non capisce le cose e fa ciò che può capire, come quando vediamo cose che consideriamo soprannaturali ma in realtà non lo sono.

O come quando ti dicono che hai coronavirus, molte persone muoiono per puro suggerimento. Dopo aver visto tutta la farsa dei media nei media televisivi. Senza forza di volontà, per combattere.

Oggi è noto che i test danno falsi positivi e negativi negativi.

Oggi è noto che non c’è davvero alcun pericolo di morte se non si è compromesso il sistema immunitario.

Quindi stai attento con la mente e soprattutto, in cui riponiamo la nostra fede.

Bruni Vazquez

Il ricorso alle fonti che non esistono

Nella giornata di ieri, 1 settembre 2020, in un articolo in cui si parlava di ex detenuti tunisini dimostravamo la disperazione di alcuni mendicanti del web (clicca qui per approfondire) i quali, vedendo vacillare gli argomenti a loro più cari per via dell’inattendibilità delle loro fonti, creano nuove fonti per inventare un’autorevolezza. Nel caso degli ex detenuti tunisini la fonte inesistente era un “ex collega tunisino”. In questo caso è si tratta di un libro inesistente

Il libro non esiste, ecco chi è la presunta autrice

I riscontri su questa storia sono ben pochi e nessuno di questi si dimostra attendibile. Tra blog di “informazione alternativa” e pagine Facebook in odore di acchiappalike, passando anche per profili privati che fanno copia-incolla in modo compulsivo, non esiste alcun riferimento autorevole all’autrice e tanto meno al libro, citati entrambi nei post e negli articoli.

In altri casi si racconta che l’esperimento sarebbe stato effettuato a Phoenix, in Arizona, ma non troviamo alcun riscontro nemmeno tra le fonti internazionali. Un’opera come quella di Bruni Vazquez avrebbe comunque una certa fama, sia tra gli estimatori che tra i detrattori, ma non ne esiste traccia.

Cercando con più precisione informazioni su Bruni Vazquez ci imbattiamo nel profilo Facebook di una donna che afferma di aver frequentato l’Università EDP di Porto Rico nella quale avrebbe imparato le discipline olistiche. Il suo post è ancora online e lo troviamo il 26 giugno 2020, ma è soltanto una condivisione da un altro profilo che aveva pubblicato il post il giorno 21. Alla signora Vazquez, in pratica, è attribuita una citazione che non è sua. Non si tratta di un libro, dunque, ma di un post con false attribuzioni e con una storia totalmente inventata.

Entrambi i post sono in lingua spagnola e le stesse parole le troviamo in altrettanti siti non autorevoli.

La foto

Se in alcuni casi il condannato a morte è di colore, in altri vediamo la faccia del serial killer Albert Fish. Qual è la foto reale?

Perché “bufala”?

Prima di spiegarvelo, vi ricordiamo che esiste una guida utile sulle immagini con didascalia che diventano virali su Facebook, a questo indirizzo.

È sempre bene accettare che un’immagine con didascalia, quando non accompagnata da fonti, non è una notizia. Nel nostro caso il libro Il Potere della Mente di Bruni Vazquez non esiste: siamo di fronte a un post pubblicato il 21 giugno 2020 da un altro profilo e la storia non ha riscontri, ma viene usata dai complottisti per inventare una fonte autorevole con la quale negare l’esistenza della pandemia.

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