Come tornare ad avere il controllo dei tuoi dati
Il mondo è sempre più digitale oggigiorno: un crescente numero di azioni si possono svolgere online. C’è però un contro della medaglia: un rischio a cui bisogna fare attenzione. Bisogna avere il controllo e la protezione dei nostri dati sensibili. Infatti, una delle maggiori problematiche di oggi è che esiste la concreta possibilità che i tuoi dati personali vengano presi da terze parti, senza che tu ne sia consapevole. Questo non solo va a ledere la tua privacy, ma può diventare la base di situazioni illegali in cui puoi trovarti coinvolto: una fra tutte il fatto di rubarti o clonarti l’identità e usarla a scopi fraudolenti.
Come in ogni situazione è meglio prevenire che andare a risolvere grattacapi. Questo è possibile applicando delle strategie che ti tutelano. L’aspetto positivo è che per difendersi non è necessario avere una conoscenza informatica approfondita: chiunque può difendersi. Basta sapere come fare! Andiamo a vedere insieme alcuni semplici trucchi del mestiere da mettere subito in pratica e strumenti utili per la rinuncia alla raccolta dati da parte dei data broker: soluzioni facili ma efficaci per bloccare i sistemi che raccolgono informazioni su di noi.
Il problema: come vengono raccolti, archiviati e venduti i tuoi dati
Prima di trovare strategie e trucchi atti a prevenire questa problematica, capiamo come avviene la raccolta dati senza permesso. Di solito è un’azione fatta in maniera silenziosa e non trasparente, seguendo varie piste. Partiamo dalle app e dal web browser che vanno a raccogliere attraverso i cookie, trigger e software di analytics. I social network e i motori di ricerca ci mettono del loro, raccogliendo e profilando ogni singolo utente.
Intervengono anche dei servizi quali i dati broker, il cui compito è aggregare dati e rivenderli. Utilizzano varie metodologie come il web scraping, prendendo informazioni quindi su siti, forum, blog, annunci, registri pubblici e numeri di telefono in modo illegale rispetto a quanto indicato dal Garante della Privacy. Si aggiunge a ciò il fatto che facciano tracking online, usando quindi pixel di tracciamento su siti e script. Riescono ad analizzare quali sono le pagine visitate e i vari acquisti online fatti, i programmi fedeltà e tutto ciò che riguarda l’azione online di un singolo individuo. Prese tutte le informazioni, le incrociano per creare il profilo della persona. Questi dati sono fonti preziose che poi vengono rivendute a prezzi elevati a società terze: c’è quindi un business consolidato.
Passi pratici per riprendere il controllo
Analizzati quindi i vari scenari in cui i dati vengono presi senza esplicito consenso, vediamo come, senza particolari conoscenze informatiche, difendersi e prevenire spiacevoli situazioni. Le soluzioni ci sono e richiedono delle piccole accortezze che cambiano la situazione a vantaggio della tutela dei nostri dati.
Strumenti di rimozione dati dai broker
Esistono degli strumenti che servono a identificare i data broker che potrebbero già avere i tuoi dati e questi sono i data removal tool o servizi, che automatizzano le richieste di rimozione dei dati da parte di chi vuole tutelarsi. Si propone dunque come servizio di rimozione dati dagli archivi dei data broker.
Questo e i suoi simili sono strumenti di facile utilizzo da unire ad altre strategie a tutela della propria privacy.
Ecco come agiscono:
- Individuano i data broker che potrebbero avere i tuoi dati
- Aiutano a entrare in contatto con i data broker e seguire la procedura di richiesta rimozione dati.
- Creano una guida passo per passo.
- Monitorano poi la situazione affinché non vi siano altre violazioni dei dati.
Accorgimenti quotidiani per proteggere i dati
È bene inoltre usare delle accortezze nei propri comportamenti digitali, che prevengano la possibilità di raccolta dei tuoi dati:
- Se non usi più un servizio, l’ideale sarebbe cancellare l’account.
- Sempre meglio evitare di condividere informazioni su religione, orientamento sessuale e politico.
- Inoltre è suggeribile verificare periodicamente sul telefono che tutte le App scaricate non abbiano l’autorizzazione di accesso a informazioni quali possano essere: la posizione, i contatti, il microfono e la fotocamera. Tali autorizzazioni vengono di solito richieste in fase di registrazione, ma si possono non dare. Sempre bene anche in questo caso fare dei controlli periodici.
- Si possono anche usare estensioni che bloccano i tracker, i cookie di terze parti e i popup pubblicitari a livello di browser.
- Scegliere di navigare in modalità privata può essere anch’esso di aiuto.
- Inoltre è bene tenere sempre sotto controllo i permessi privacy sui vari social che spesso cambiano regole e chiedono informazioni aggiuntive, come Facebook stesso ha fatto.
Conclusione: il potere è nelle tue mani
Azioni e accorgimenti, insieme a strumenti specifici per la protezione dei dati, sono la strategia per salvaguardare le proprie informazioni e possono fare la differenza. Infatti i pericoli ci sono sempre, ma tutto ciò contribuisce a prevenire in maniera sostanziale delle situazioni spiacevoli. Questo permette di essere più consapevoli e di migliorare anche la propria sicurezza, qualità e di vivere l’online in maniera più serena.
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