California: medico arrestato perché vendeva Idrossiclorochina e azitromicina per curare COVID19

di Bufale.net Team |

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California: medico arrestato perché vendeva Idrossiclorochina e azitromicina per curare COVID19 Bufale.net

In California un medico arrestato perché vendeva Idrossiclorochina e azitromicina per curare COVID19. Questa la notizia rilanciata dal British Medical Journal.

Storia che ovviamente parla delle “terapie alternative” per COVID19, spesso presentate come cure superiori a quelle della “medicina ufficiale” ma dolorosamente inadeguate.

Avrete riconosciuto due cavalli di battaglia di questi duri anni di pandemia: l’idrossiclorochina, antimalarico inizialmente preso in considerazione e poi scartato come cura per COVID19 e l’Azitromicina, un antibiotico erroneamente indicato come terapia per COVID19, malattia come sappiamo virale.

Portali che proponevano la vendita di improbabili “kit farmacologici” sono finiti chiusi.

Ma in California è stato registrato il caso di un medico arrestato perché vendeva Idrossiclorochina e azitromicina per curare COVID19. E non solo rivendeva tale kit, ma lo descriveva come una “cura miracolosa” (“silver bullet” in originale, intraducibile proverbio anglosassone che fa riferimento alle pallottole di argento in grado di uccidere i licantropi e altre creature sovrannaturali) offrendo pacchetti con terapie ancora più sconnesse dal reale.

California: medico arrestato perché vendeva Idrossiclorochina e azitromicina per curare COVID19

Il medico operava all’interno di una Clinica di Bellezza, ma secondo quanto riportato da BMJ ha fiutato la possibilità di estendere il proprio mercato dopo il gradimento dimostrato da Donald Trump per l’Idrossiclorochina.

A seguito di tale risonanza mediatica la clinica di bellezza ha cominciato ad offrire oltre a servizi di rimozione laser di tatuaggi sgraditi, botox e depilazione anche kit contenenti idrossiclorochina, azitromicina, flebo per uso intravenoso e ansiolitici.

La possibilità di un “pacchetto lusso” comprendeva l’accesso ad una camera iperbarica e servizi medici personalizzati.

L’avventura imprenditoriale del medico è finita quando un agente dell’FBI, fingendosi un cliente, ha aquistato sei kit, per un totale di 4000 dollari, dichiarando che gli servivano per curare l’intera sua famiglia.

Va ricordato che l’idrossiclorochina sin dai tempi dell’endorsement di Trumo è stato responsabile anche di decessi di chi ha provato a prepararsi improbabili beveroni e soluzioni, situazione che la presenza di ansiolitici nel kit non migliora affatto.

Secondo le intercettazioni dell’agente, il medico avrebbe assicurato che l’idrossiclorochina (importata dalla Cina dichiarata come lieviti) avrebbe fatto sparire il virus in poche ore (salvo eccezioni…) e avrebbe conferito all’agente e tutta la sua famiglia almeno sei mesi di immunità naturale e, per motivi sconosciuti, avrebbe proposto allo stesso l’acquisto di Sildenafil, Viagra generico.

Va ricordato che Viagra e Zitromax sono prodotti Pfizer, e quindi per motivi a noi ignoti il medico stava di fatto vendendo prodotti Pfizer come alternativa al vaccino Pfizer.

Giorni dopo, l’FBI è tornata nella clinica, dove il medico ha negato di aver promesso la guarigione e ammesso la vendita dei kit medici, ma dichiarando che li avrebbe rivenduti solo dopo aver chiesto anamesi completa degli acquirenti, confessando i capi di accusa relativi all’importazione di idrossiclorochina, l’uso di ricette falsificate e di aver mentito agli agenti, il tutto per profitto.

Alla fine del procedimento, è arrivata condanna a 30 giorni di reclusione e un anno di domiciliari.

Con la confessione di colpevolezza è arrivata la rigida nota stampa dell’FBI, che ha definito il tutto uno “schema per fare soldi facili”.

 

 

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