Bibbiano: no, Francesca Archibugi non difende gli affidi illeciti
Come tutti gli argomenti delicati, il caso Bibbiano continua a restare sulla pancia degli utenti Facebook che di fronte al buonsenso mettono l’indignazione, che nella loro scala delle priorità sta al primo posto. Un sentimento legittimo, ma che umanamente non può sottintendere una ragione. Oggi ritorniamo su Francesca Archibugi, regista e sceneggiatrice italiana che dopo un suo intervento a Radio Capital del 26 settembre 2019 aveva fatto inferocire i commentatori più istintivi, foraggiati e da certi politici e da certe testate che, in quel contesto, avevano fatto da detonatore.
Il meme ritorna e ricomincia la disinformazione
Ne avevamo parlato in un articolo dell’1 ottobre 2019 usando il tag “notizia vera”, perché veramente la Archibugi aveva pronunciato quelle parole. Il problema nasceva dall’interpretazione del suo intervento, intenzionalmente decontestualizzato per rafforzare la tensione social. La stessa storia oggi fa capolino da un meme in libera circolazione sui social, diffuso dalla pagina Facebook Forconi Populisti per Calvani il 9 gennaio:
+++AFFERMAZIONI PERICOLOSE+++
QUANDO LI PRENDI CON LE MANI NEL SACCO, SE NE ESCONO CON AFFERMAZIONI INQUIETANTI E PERICOLOSE, PUR DI GIUSTIFICARE L’INGIUSTIFICABILE!!
Francesca Archibugi Regista
“Difendo il partito di Bibbiano, i figli sono dello Stato, non dei genitori”.
Siamo senza parole!!
Per comprendere ciò che realmente la Archibugi ha detto abbiamo tutti gli strumenti, e in questo caso possiamo riascoltare insieme il suo intervento su Radio Capital. Nel contesto, la regista stava parlando del suo nuovo film Vivere e la conversazione aveva toccato il tema della famiglia:
Uno dei conduttori rifletteva sulla famiglia come luogo in cui molto spesso si consumano violenze fisiche e psicologiche, e la Archibugi aveva aggiunto:
La famiglia è tantissime cose, è tante cose come sono gli esseri umani, quindi è molto difficile stabilire che cos’è in assoluto la famiglia, però arriva fino a delle aberrazioni di quel tipo (femminicidio, violenza, ecc). Molto spesso ci scandalizziamo se qualcuno strappa i figli alle mamme, ma tante volte è stato un bene strappare i bambini alle famiglie perché molte volte le famiglie possono essere anche qualcosa di sinistro. Bisogna avere un sentimento aperto nei confronti della famiglia sia nel suo bene che nel suo male.
Adesso la accuseranno di difendere il “partito di Bibbiano”, con queste affermazioni.
Ma certo! Io difendo il “partito di Bibbiano”, difendo cioè come idea il fatto che lo Stato possa decidere sui bambini. Non bisogna indietreggiare di un passo su questo, perché ci sono state delle conquiste enormi. Qualora ci fossero stati abusi bisogna perseguirli e punirli senza pietà, proprio perché un principio importantissimo dello Stato di Diritto dice che il bambino non è dei genitori. Quindi tengo tantissimo a dire che sì, sono del “partito di Bibbiano”.
“Partito di Bibbiano”
La definizione “partito di Bibbiano” usata per indicare il PD quando la stampa riportò le prime battute sull’inchiesta Angeli e Demoni appartengono a Luigi Di Maio e da quel momento è stata riproposta da tutti i titoli acchiappaclick e le pagine acchiappalike.
L’intervistatore e la Archibugi hanno usato la stessa espressione per liquidare allo stesso modo un sistema che a dicembre era stato considerato inesistente dal Tribunale dei Minori, e sull’argomento degli affidi dei bambini la Archibugi ha scomodato una questione che riguarda il rapporto tra Stato, genitori e minori, che vi invitiamo ad approfondire nei due link che vi avevamo fornito (uno e due) oppure presso le sedi opportune.
Quando la Archibugi dice con provocazione: “Io difendo il partito di Bibbiano/Io sono del partito di Bibbiano” non appoggia i presunti affidi illeciti di un sistema distorto, bensì difende l’idea di uno Stato che interviene quando nelle famiglie si commettono abusi sui figli, non a caso continua con: “Qualora ci fossero stati abusi bisogna perseguirli e punirli senza pietà”. Una frase pronunciata pochi secondi dopo e che sarebbe bastato ascoltare con spirito critico.
A favore di uno Stato che interviene sui casi di abusi
Se Francesca Archibugi “difende il partito di Bibbiano” non significa che sia a favore dell’affido illecito e immotivato di un bambino a una famiglia estranea, bensì fa riferimento al sistema che tutela i minori quando subiscono abusi nelle proprie famiglie d’origine. Per colpa delle informazioni distorte, della disinformazione e della ferocia dell’opinione pubblica buona parte degli italiani si erano ritrovati a diffidare categoricamente dei servizi sociali, e ovunque si parlava di “caso Bibbiano” con estrema facilità, pur non avendo gli strumenti intellettuali per farlo.
Le affermazioni di Francesca Archibugi sono reali (lo ha detto), ma decontestualizzate per rafforzare posizioni instabili. La stessa regista ha invocato pene e punizioni per tutti colori che hanno commesso abusi anche da parte dei servizi sociali, dunque continuare ad accusarla di aver appoggiato gli affidi illeciti è lontano da ogni buonsenso.
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