Arrestato per aver derubato correntisti col riconoscimento facciale delle app

di Bufale.net Team |

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Arrestato per aver derubato correntisti col riconoscimento facciale delle app Bufale.net

Arrestato per aver derubato correntisti col riconoscimento facciale delle app: questa storia proveniente dal Brasile ci spiega perché il GDPR tratta il dato biometrico con fortissima attenzione e nel codice prossimo venturo europeo sulle Intelligenze Artificiali c’è un fortissimo ban sull’uso e raccolta del dato biometrico.

Arrestato per aver derubato correntisti col riconoscimento facciale delle app

Arrestato per aver derubato correntisti col riconoscimento facciale delle app

Perché un semplice manichino con appese delle facce, un “Art Attack” del crimine ha dimostrato che alcuni sistemi smart così smart non sono, e il sistema informatico più intelligente si dimostra tanto stupido quanto l’essere umano che l’ha implementato per “risolvere problemi”.

E ci spiega anche perché dare i propri documenti a sconosciuti, come per anni di pandemia hanno fatto interi gruppi Telegram di “nopass” e “novax” pronti a comprare Green Pass falsi finendo fregati due volte è sempre una pessima idea.

Arrestato per aver derubato correntisti col riconoscimento facciale delle app

Nel comune di Barueri (regione metropolitana di San Paolo) la polizia di San Paolo ha infatti arrestato un 34enne trovando in casa i frutti del reato e un bizzarro arsenale di strumenti attribuiti allo stesso.

Tra cui una serie di POS senza canone, una collezione di documenti altrui reperiti in modi svariati e un manichino a grandezza naturale.

Lo scopo del manichino è brutalmente semplice: ottenute le foto dai documenti e stampate le stesse a grandezza naturale, il sospettato è accusato di averle applicate sul manichino con del banalissimo adesivo per poi attivare la funzione di riconoscimento facciale dei principali dispositivi di Home Banking e usarla al posto della password e del codice pin.

Qualora fosse riuscito nella sua opera, il sospettato passava quindi all’incasso, chiedendo piccoli prestiti o ritirando piccole somme di danaro da più correntisti in modo da massimizzare il profitto e limitare i rischi. Con una piccola somma si rischia di essere scoperti meno che svuotando un intero conto, e hai tutto il tempo per sparire.

Ovviamente, ricordiamo che gruppi “sospetti” come quelli dove ti chiedono documenti personali per ottenere beni illegali e/o di provenienza non meno sospetta e truffe dove il documento diventa il viatico per sconti impossibili sono il primo terreno di caccia dei truffatori di mezzo mondo.

 

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