Allarme divieto di spostamento tra le 23 e le 6 a causa del Coronavirus: titoli fuorvianti alla riscossa

di Redazione Bufale |

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Allarme divieto di spostamento tra le 23 e le 6 a causa del Coronavirus: titoli fuorvianti alla riscossa Bufale.net

L’ansia relativa al divieto di spostamento sta assalendo tanti italiani in queste settimane. Luglio non si è concluso nel migliore dei modi in termini di diffusione del Coronavirus, con numeri generali magari non preoccupanti, ma allo stesso tempo al centro di un trend leggermente in crescita a causa di diversi focolai in giro per il Paese. Se a questo aggiungiamo un certo modo di fare informazione, soprattutto sui social dove la lettura è spesso superficiale e disattenta, la frittata è fatta.

Alcuni chiarimenti sul divieto di spostamento a causa del Coronavirus

Già a giugno si è discusso tanto di divieto di spostamento, come avrete notato con alcuni nostri articoli in merito alla manifestazione organizzata da Salvini e Meloni poco meno di due mesi fa. Oggi, a fine luglio, con tanti italiani in procinto di andare in vacanza (anche se tanti per ragioni economiche e per timori sanitari resteranno a casa), è chiaro che un argomento del genere faccia scattare immediatamente l’allarme nelle nostre menti.

A creare apprensione sul tema del divieto di spostamento, oggi ci ha pensato la pagina social di Notizie.it, con un post decisamente fuorviante e acchiappaclick. Si parla infatti di una decisione improvvisa del governo, che ha imposto a tutti il divieto di spostarsi di notte, precisamente tra le 23.30 e le 6 del mattino. Solo cliccando sul post e accedendo alla notizia, però, si scopre che la misura è stata imposta in Belgio. Certo, un campanello d’allarme che dovrebbe far riflettere anche l’Italia ed il resto d’Europa, ma di sicuro ad oggi questa prospettiva non ha basi qui da noi.

Ecco, in un momento già di suo complesso e poco sereno per gli italiani, creare ulteriore apprensione parlando in modo vago di “divieto di spostamento” non è il massimo. Senza voler dare lezioni a nessuno. Siamo sicuro che chi di dovere non si lascerà sedurre in futuro da click facili con titoli ingannevoli.

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