È vero che nel corso della vita ingoiamo 8 ragni?

di Mattia Grandi |

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È vero che nel corso della vita ingoiamo 8 ragni? Bufale.net

L’uomo è da sempre terrificato dalla presenza dei ragni, tanto da aver coniato un termine in modo da poter definire alla perfezione questa paura: l’aracnofobia.

E proprio per la sua posizione privilegiata tra le fobie umane, il ragno si presta alla perfezione a diventare il protagonista di miti e leggende, talvolta anche falsi.

Una delle credenze che negli anni si è insinuata nella memoria collettiva riguarda l’ingestione notturna di ragni che, inconsapevolmente, decidono di fiondarsi nella nostra bocca come tuffatori olimpionici, tanto da aver persino stabilito pseudoscientificamente un numero medio di ragni ingeriti nel corso della vita umana: 8.

È vero che nel corso della vita ingoiamo 8 ragni?

È vero che nel corso della vita ingoiamo 8 ragni?

Perchè nel momento in cui ci sono numeri e percentuali, ogni notizia diventa automaticamente più credibile.

Il pensiero è abbastanza agghiacciante da farci rabbrividire, soprattutto se immaginiamo le tarantole pelose che si aggirano in Australia, grandi quanto un pugno.

Oggi non ci occupiamo tanto della verità statistica, di cui vi avevamo già parlato un paio di anni fa qui, persino con il supporto dell’eminente scienziata Lisa B. Holst, ma ci occupiamo di raccogliere i motivi per cui la teoria dell’ingerimento di ragni non ha radici solide.

Cosa c’è di vero in questa storia? 

La risposta, per fortuna, è “molto poco”. 

Nonostante la mancanza di studi scientifici specifici sull’argomento (per ovvie ragioni!), gli esperti ritengono che questo scenario sia estremamente improbabile, se non quasi impossibile.

A far luce sul mito dell’ingerimento ragni ci ha pensato, ad esempio, Bill Shear, un aracnologo ed ex presidente della Società Aracnologica Americana, che ha sintetizzato diverse ragioni logiche per cui i ragni eviterebbero per natura i nostri letti e, di conseguenza, le nostre bocche.

  1. I ragni non sono attratti dal nostro letto. Il letto non è un ambiente ospitale per i ragni, perché non offre loro prede, come zanzare o altri insetti. A meno che il vostro letto non sia infestato da pidocchi o altri parassiti, un ragno non avrebbe alcun motivo di avventurarsi tra le coperte. E, in quel caso, i ragni sarebbero l’ultimo dei vostri problemi!
  2. Noi stessi siamo per loro un ambiente ostile. Immaginatevi di essere un ragno. Vi arrampichereste mai su un’enorme, calda e vibrante “montagna” (noi) per poi calarvi in una grotta umida e rumorosa (la nostra bocca)? Non avrebbe alcun senso per un ragno, che ricerca solitamente ambienti tranquilli ed appartati. I nostri corpi sono un susseguirsi di movimenti, suoni e respiri che un aracnide preferisce evitare per natura, se non un semplice oggetto da usare di passaggio, non certo in cui avventurarsi.
  3. Sarebbe difficile ingoiare un ragno vivo senza svegliarsi. Se un ragno finisse accidentalmente nella nostra bocca, il nostro corpo attiverebbe immediatamente dei riflessi. La sensazione di un oggetto estraneo strisciante nella gola ci sveglierebbe quasi sicuramente.

Quindi, la prossima volta che la paura dei ragni notturni vi assale, potete dormire sonni tranquilli. è un evento certamente possibile, ma è plausibilmente difficile che avvenga otto volte nella vita.

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