Ucciso da uno squilibrato Don Roberto Malgesini, il prete di Como: polemiche sulle parole di Salvini

Questa mattina è stato ucciso un prete a Como, Don Roberto Malgesini. L’agguato è opera di uno straniero, che si è costituito e che ha evidenti problemi psichici. Questo l’esito dei primi accertamenti effettuati dalle Forze dell’Ordine dopo il grave fatto di cronaca di poche ore fa. Una notizia, quella del suo assassinio, che ha lasciato senza parole tutti nella cittadina lombarda, compresi gli immigrati che erano stati aiutati in tantissime occasioni. Non è un caso che l’uomo, prima di essere accoltellato, si apprestava a portare loro la colazione.

In un contesto del genere, hanno sollevato un polverone le parole di Salvini dopo che Don Roberto Malgesini è stato ucciso a Como. La versione riportata dall’ex Ministro dell’Interno, a detta di molti, è una parziale ricostruzione dei fatti, un po’ come avvenuto ieri in TV parlando delle caratteristiche dell’app Immuni. In particolare, al leader della Lega viene imputato di aver messo in evidenza il fatto che l’assassino fosse un immigrato clandestino, mentre in queste ore il focus si sta spostando in realtà su altri elementi.

La verità sull’assassino di Don Roberto Malgesini, il prete ucciso a Como

Il dettaglio più importante sull’assassino di Don Roberto Malgesini, il prete ucciso a Como oggi 15 settembre, ci arriva nello specifico da Next Quotidiano. La fonte, infatti, evidenzia che l’uomo si sia immediatamente costituito e, pur non essendo chiare le ragioni che abbiano fatto scattare la sua brutale aggressione, è confermato il fatto che soffra di disturbi psichici. Dunque, è questo il fattore centrale della brutta storia odierna.

Aspetto che a detta di molti fa finire in secondo piano lo status di “immigrato clandestino”, evidenziato da Salvini, con cui si ha una chiave di lettura più chiara a proposito dell’omicidio di Don Roberto Malgesini. Attendiamo, come sempre, maggiori dettagli sul tragico fatto di cronaca con un prete ucciso a Como questo martedì.

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