Tom era grigio o blu? Il solito presunto (e falso) caso di effetto Mandela

di Shadow Ranger |

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Tom era grigio o blu? Il solito presunto (e falso) caso di effetto Mandela Bufale.net

Tom era grigio o blu? Parliamo del gatto della serie Tom&Jerry, già oggetto di qualche leggenda metropolitana di troppo data la sua immensa fama, che secondo la teoria cospirativa dell’Effetto Mandela esiste in due forme diverse.

Tom era grigio o blu? Il solito presunto (e falso) caso di effetto Mandela

Tom era grigio o blu? Il solito presunto (e falso) caso di effetto Mandela

Parliamo di una teoria cospirativa per cui esistono infiniti universi paralleli che tendono a incrociarsi tra di loro, sovrascrivendosi a vicenda ma lasciando un numero di “eletti” in grado di ricordare le iterazioni passate della “storia del mondo”, in possesso di “artefatti della vera storia”. Ne abbiamo già parlato, ma ricordiamo alcuni effetti seri e faceti di questa teoria.

L’effetto Mandela e come impatta sulla teoria del colore di Tom

Esempi tipici dell’effetto Mandela sono la teoria per cui, nella “vera storia del mondo” Nelson Mandela è morto in prigione durante l’Apartheid, se non un anno dopo la sua liberazione negli anni ’90, ma una nuova linea temporale in cui egli invece è sopravvissuto ha sovrascritto la prima lasciando “libri, appunti e siti internet” come artefatti.

Altro esempio è la teoria per cui ogni VHS e libro della serie per bambini degli “Orsi Berenstain” che riporta per errore il nome “Berenstein” non è da intendersi come un errore di stampa, ma artefatti di un mondo parallelo.

Immagini per il videogame anni '90 di Tom&Jerry

Immagini per il videogame anni ’90 di Tom&Jerry

Per finire, esiste un grottesco “Effetto Mandela” anche in Italia: un episodio del talk show televisivo Piccoli fans in cui un bambino rivelava in diretta alla conduttrice Sandra Milo il tradimento della madre fedifraga, creando una grottesca rissa in studio in cui il padre avrebbe percosso moglie e fratello (l’amante della moglie).

Nonostante la stessa Sandra Milo abbia più volte negato l’evento, i teorici della cospirazione hanno semplicemente dichiarato che nella “vera storia” ciò è accaduto, e semplicemente Sandra Milo, come il resto della linea temporale, è stata sostituita dalla Sandra Milo che non ha mai assistito alla rissa tra fedifraghi.

Possiamo ora tornare a Tom&Jerry

Tom era grigio o blu? Il solito presunto (e falso) caso di effetto Mandela

Fino agli anni ’60, Tom&Jerry era prodotto in tricromia mediante processo Technicolor, procedimento che richiede sostanzialmente proiettare i tre colori primari sovrapposti su una immagine in bianco e nero.

Teoricamente, Tom è di un colore grigio tendente al blu, di fatto il Technicolor poteva essere usato per le proiezioni cinematografiche e per alcune proiezioni televisive.

Poster tedesco di Tom&Jerry

Poster tedesco di Tom&Jerry

Si passò quindi a Eastmancolor e Metrocolor, dando origine ad alcune variazioni cromatiche. Ad esempio, il grigio-blu della pelliccia di Tom in Metrocolor diventa assai più scuro, tendente al blu, mentre le pellicole Eastmancolor davano un’immagine più slavata rispetto al Technicolor.

Aggiungiamo a questo altre due questioni fondamentali. Lo standard televisivo americano NTSC viene ribattezzato dagli addetti ai lavori “Never Twice the Same Color”, “Mai lo stesso colore più di una volta”, in quanto lo stesso è privo di un sistema di correzione automatico degli errori di fase, che rende necessaria la presenza di una regolazione di tinta manuale sui monitor.

Controlli su un monitor multiformato SONY: notare il controllo di Fase per la correzione della Tinta, ma solo su NTSC

Controlli su un monitor multiformato SONY: notare il controllo di Fase per la correzione della Tinta, ma solo su NTSC

Mentre sulle nostre TV PAL siamo sempre stati abituati ad accendere la TV e guardare, gli utenti NTSC spesso per avere una visione ottimale spesso devono ricorrere ad una correzione manuale della tinta.

Correzione che va dal verde al violetto, giustificando come ognuno ricordi la pelliccia di Tom diversa da come la ricorda un altro, specie negli USA.

Puzzle vintage di Tom&Jerry

Puzzle vintage di Tom&Jerry

Sommando la presenza di almeno tre formati di produzione, le anomalie dello standard TV Americano e, infine, la presenza di registrazioni di registrazioni sempre più degradate nel tempo, arriviamo a comprendere come il punto di blu nella pelliccia di Tom possa essere variamente diverso di proiezione in proiezione.

Non aiuta il fatto che le edizioni “rimasterizzate” cerchino di ripristinare il colore rispetto ad altre edizioni cercando “un’edizione originale”.

Infine, proprio perché già all’origine l’esatto colore di Tom dipende da una serie di fattori, lo stesso marketing usa indifferentemente punti di grigio diversi, e ne ha sempre usati.

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