cane

Come potete ben capire non si trattava nemmeno di un islamico in Sicilia, ma per certi siti pubblicare certe buffonate non è un problema. L'importante è monetizzare.

Un'opera di trolling da parte di un account Facebook. Le foto risalgono al 2014 e siti come Leggo l'avevano presa per vere e provenienti da Hong Kong. Anche quella volta fu un'opera di trolling.

Il bambino non è stato deliberatamente "cacciato" dall'aereo al posto di un cane. Una storia triste, senz'altro, ma la scelta della linea aerea non ha nulla a che vedere con il tema "animalista". Criticabili gli applausi.

Un profilo Facebook pubblica un'altra storiella che fa infuriare gli utenti, presi in giro da una foto e la storiella parzialmente inventata. La realtà è un'altra e risale a qualche anno fa.

Il fatto è realmente avvenuto. Rientriamo comunque nell'ottica corretta: denunciare qualcosa, nei fatti, non implica ottenere la condanna per quel qualcosa. Il rapporto "causa ed effetto".

Fatti risalenti a fine novembre 2015. Non si sa chi sia il colpevole di tali atrocità, ma fatto sta che il cane è stato sottoposto a diversi interventi ed è sotto le cure amorevoli di una organizzazione uruguayana.

L'allarme è partito dagli USA, dove il procedimento di lavorazione è assai poco regolamentato, cosa che in Europa non avviene, in quanto queste sostanze sono VIETATE.

L'account Facebook "Massimo Oddo" pubblica una foto e collega ad essa una storia raccapricciante allo scopo di raccogliere mi piace e condivisioni. La storia della foto è tutt'altra e non si tratterebbe di maltrattamenti sull'animale.

Non vi è alcun riscontro sulla storiella raccontata da Ultimaora24, sito già noto per la bufala della morte di Valentino Rossi. Siamo di fronte ad una storiella raccontata per dare discredito al mondo degli animalisti.