Quella volta che un candidato ad un concorso pubblico esaurito cambiò la storia della Cina: la Rivolta dei Taiping
A Capodanno del primo Gennaio 1814 nacque un improbabile ma efficiente (nel senso più brutale) rivoluzionario, Hong Xiuquan, le cui origini sono in comune con molti italiani alla ricerca del posto fisso concorso dopo concorso.
Una storia che si pone esattamente nel mezzo tra il bisogno di un posto fisso e il cinepanettone alla Checco Zalone ad un certo punto prende una deviazione oscura e diventa la base dell’odierno Estremo Oriente.
Ma torniamo ad Hong Xiuquan, nato Hong Huoxiu, del gruppo etnico degli Hakka, popolazione dalla storia assai travagliata.
Quella volta che un candidato ad un concorso pubblico esaurito cambiò la storia della Cina: la Rivolta dei Taiping
Premessa: nella Cina Imperiale si poteva diventare funzionari per concorso.
Un concorso straordinariamente moderno nella forma e affine ai nostri concorsi pubblici o a quelli per l’accesso alle professioni nominate. Gli esami erano quindi annuali, veniva stabilito ogni anno il numero di posti disponibili e il numero di candidati preselezionati e i candidati venivano identificati per mezzo di numeri e i loro elaborati pseudonimizzati (un terzo gruppo di funzionari ricopiava gli elaborati in modo da camuffare la scrittura e la commissione di esame riceveva elaborati con nomero) e alla fine si nominavano i funzionari.
Hong Xiuquan era un ragazzo “povero ma sveglio”, la tipica raffigurazione del ragazzo che tutti pensano si farà strada nella vita perché ha sempre avuto voti eccellenti a scuola ed invece finisce mezzo pazzo da qualche parte a causa del burnout e delle vicissitudini della vita.

Quella volta che un candidato ad un concorso pubblico esaurito cambiò la storia della Cina: la Rivolta dei Taiping
Trasciandosi però un intero continente.
Per tutta la giovinezza Hong Xiuquan aveva ricevuto lezioni gratuite e raccolte di fondi per coprire il resto delle spese necessarie ai suoi studi e alla partecipazione ai concorsi pubblici.
Provò la prima volta a tredici anni, nel 1827. E fu bocciato.
Ci provò per dieci anni di fila, saltando anni per prepararsi meglio, e nel 1837 era arrivato a tre bocciature ed un esaurimento nervoso grave con deliri, allucinazioni e psicosi.
Dopo 40 giorni di febbre e delirio e 3 giorni di allucinazioni decise che Dio l’aveva portato in cielo per cambiargli tutti gli organi interni con organi divini (curiosamente lo stesso tipo di deliri allucinatori che lamenta chi è convinto di essere stato addotto dagli alieni) per chiedergli, una volta depurato, di ribellarsi contro il sistema corrotto che l’aveva fatto trombare ai concorsi pubblici.
In un’altra allucinazione Gesù Cristo appariva come un improbabile cacciatore di demoni (senza il K-Pop, ma armato di spada) che lo nominava suo fratello minore e gli ordinava di aiutarlo ad uccidere i demoni, coincidenti con l’Impero Cinese.
Nonostante le sue allucinazioni decise di riprovare il concorso nel 1843: bocciato di nuovo riprese in mano il Quanshi liangyan, un catechismo protestante usato dai missionari per educare i cinesi alla religione e si convinse che ovviamente le visioni significavano che Gesù l’aveva nominato suo fratello per sterminare la dinastia Manciù e portare con la forza la Fede in Cina.
La rivolta dei Taping
A questo punto Hong Xiuquan raggiunse abissi di follia tali che anche i suoi deliri avevano deliri mistici a loro volta: fu sbattuto fuori dal posto di insegnante che usava per guadagnarsi da vivere dopo aver distrutto tavole di Confucio, si autobattezzò Cristiano e fondò una setta nel 1844, la setta dei Celesti Adoratori di Dio.
Provò a farsi battezzare da autentici missionari, ma avete capito come andò a finire fu bocciato anche come Cristiano.
Ovviamente il suo concetto di religione non era minimamente assimilabile ai valori della carità cristiana e dell’evangelismo missionario: era un tragicomico bruciacu*o per essere stato quattro volte trombato ad un concorso pubblico che in quanto ex ragazzo prodigio era convinto di dover dominare e sfogava il suo livore violento in assurdi deliri di onnipotenza.
Fondò quindi una setta che predicava la fine del gioco d’azzardo, degli idoli, del sistema costituito, che predicava la feroce separazione tra sessi, l’abolizione del commercio e della proprietà privata e un sistema protocomunista col “piccolo” problema che lui sarebbe diventato il Re Celeste di Tutto in quanto Figlio di Dio, fratello di Gesù.
Ovviamente Hong Xiuquan si prendeva qualche libertà: aveva abolito il vizio, la prostituzione e stabilito la monogamia, ma ebbe diverse concubine. Aveva abolito la proprietà privata, ma visse nel lusso.

Mappa del Regno Celeste di Taping, fonte Treccani
Nel 1851 cominciò la sua rivolta, creando un Regno Celeste di Taping, nel 1853 prese Nanchino per poi ritirarsi: nonostante come tutti i santoni parlò di segni divini e miracoli, in dieci anni la rivolta andò a finire. Morì, forse di malattia forse avvelenato (abbiamo già visto come in gioventù non sopportava lo stess) e fu succeduto da un figlio non ancora adolescente, che fu considerato dai suoi seguaci poco più di un Delfino.
Venti e trenta milioni di persone morirono, gettando le basi per l’instabilità politica e sociale che avrebbe portato in seguito all’attuale Cina Comunista, e tutto questo perché un tizio non aveva passato concorso.
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