Perché si dice che pestare la cacca di cane porti buona fortuna
Si dice che pestare la cacca di cane porti buona fortuna: o meglio, si diceva, quando eravamo molto più superstiziosi. Adesso è un ottimo modo per rovinare le scarpe e basta, e questo è il punto: molti dei riti scaramantici del passato si basano sull’augurare il male perché non accada, o consolarci del male accaduto ripetendoci che adesso la sorte ci deve del bene per “riequilibrare il karma”.
Ci sono tante spiegazioni del fatto che “la cacca porti bene”, e alcune di queste si basano sull’equivalente dello sketch di Frankenstein Jr., in cui lo sventurato scienziato e il suo assistente, il gobbo Igor (pronuncia: “Aigor”) si trovano in un fosso umido e Igor esclama “Ma potrebbe andare peggio: potrebbe anche piovere” venendo investito da una pioggia torrentizia.
Perché si dice che pestare la cacca di cane porti buona fortuna
Una delle prime spiegazioni che abbiamo visto è quella apotropaica: il motivo per cui si augura “in bocca al lupo” e la risposta corretta è “crepi il lupo” e non “viva il lupo!” o altre varianti da analfabeta funzionale simili, o quello per cui si augura “la mer*a” o l’insuccesso a chi si si accinge a recitare in teatro.
Si augura sostanzialmente il male per ingannare la sventura, ovvero “l’invidia nell’aria” descritta da Silone che trama perché gli esseri umani abbiano solo sciagure e ciò che desiderino non arrivi.
Nessuno desidera rovinarsi le scarpe nuove, ma se ripete di volerlo ingannerà “l’invidia” ed essa lo eviterà.
Altro motivo è collegato, secondo alcuni interpreti francesi, proprio al teatro ed altre attività. Trovare cacca per strada significa che quella strada è affollata e piena di vita, che molta gente si sta recando al teatro ed in altre attività e tutto va bene.
Inoltre per molto tempo gli escrementi sono stati considerati un elemento fertilizzante e vitale, se non direttamente farmaceutico.
Infine la spiegazione più comune, che unisce tutto questo all’elemento apotropaico: hai cercato di ingannare la sfiga e non ce l’hai fatta. Hai pestato quella cacca: ora sei convinto che la sfiga abbia fatto il suo lavoro e possa lasciarti in pace almeno per un altro po’ per funestare il prossimo.
In ogni caso la cacca sarà meglio raccoglierla con gli appositi sacchetti e conferirla in un cestino.
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