PD, il padre di Di Battista su Facebook “Ho votato in tre seggi diversi”: esperimento sociale sfuggito di mano

di Redazione-Team |

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PD, il padre di Di Battista su Facebook “Ho votato in tre seggi diversi”: esperimento sociale sfuggito di mano Bufale.net

PD, il padre di Di Battista su Facebook “Ho votato in tre seggi diversi”, la notizia che avrete letto su testate anche nazionali come il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera.

La notizia è semplice nella sua natura di Esperimento Sociale, categoria che comunque introduciamo nelle bufale per la nostra naturale avversione al loro uso.

Non ci piace gridare Al Lupo al lupo, neppure per vedere di nascosto l’effetto che fa, dato che stante il clima di rissosa e becera ignoranza nella Rete il più semplice degli Esperimenti Sociali equivale all’accendersi una pipa in un deposito di polvere da sparo per provare il dolce solletico del buon tabacco in gola e nelle narici.

Ed ecco una screen del post da cui è nato l’allarme

"Ho votato in tre seggi diversi", la "confessione" di Vittorio Di Battista

“Ho votato in tre seggi diversi”, la “confessione” di Vittorio Di Battista

Una storiella un po’ sconclusionata, il racconto di una lieta zingarata tra citazioni di Benito Mussolini e aggiunte picaresche da club della pesca dove, a sentire gli avventori, chiunque una volta ha pescato il Salmone più gigante del Canadà con la sua canna fatta di magia impressionando così una sirena con la sesta di reggiseno con la quale ha vissuto una torrida storia di sesso perverso, ma poi l’ha mollata lui e provocando l’invidia di Sanpei defraudato dei suoi record.

Zingarata che vi riportiamo

MISTERO BUFFO.

Oggi farò il bravo cittadino.
Mi sono docciato, ho preso il caffè, accesa la prima sigaretta e sono pronto.
Carta di identità, tessera elettorale e due euro, vado a votare alla sede del PD (già gloriosa sezione del PCI) di Civita Castellana, in via San Gratiliano, senza numero civico.
Malgrado i due euro falsi, sono riuscito ad indicare il mio “segretario” preferito, il più bello ed il più simpatico, Bobo Giachetti.
Soddisfatto, salgo in macchina e vado a Castelnuovo di Porto, presso la Sala Polivalente di via Renzo Gloria, ad esprimere la mia preferenza per Maurizio Martina, mio candidato autentico, malgrado i due euro falsi.
L’operazione riesce senza intoppi ed allora risalgo in macchina e, dopo neanche venti minuti, a Roma, vado al seggio numero 3 di Piazza Mazzini dove, per spirito caritatevole, il mio voto lo riservo per il fratello del commissario.
Sono felice, felice di avere esercitato un diritto democratico, felice della cortesia degli addetti ai seggi e felice di non aver dovuto superare nessun controllo.
Settanta quattro anni di Repubblica Democratica ed antifascista mi hanno insegnato i valori fondanti di questa nuova Italia.
Con un documento valido, la tessera elettorale e qualche euro falso, puoi comportarti da bravo cittadino e far contenti tutti e tre i candidati, far gioire i commentatori e triplicare il numero dei “votanti”.
E pensare che il buon Benito definiva le elezioni “ludi cartacei”…
A ‘mbecilli!

Allegra zingarata fisicamente impossibile per una serie di ragioni ben elencate.

Ad esempio l’orario di apertura del seggio: il buffo e vivace raccontino risulta postato alle ore 07:36, ma i seggi sono stati aperti alle otto, mezz’ora dopo.

 

L'orario del "Mistero Buffo"

L’orario del “Mistero Buffo”

La storiella del “Ho votato in tre seggi diversi”, come l’opera di un intrattenitore da Club della Pesca, viene poi costruita in un allegro crescendo di frasi sempre più oltraggiose, nelle quali il buon Di Battista senior dichiara di aver infinocchiato il suo mortale nemico distribuendo peraltro valuta falsa (cosa che, se fosse stata vera, avrebbe integrato il grave delitto di cui all’articolo 455 c.p., ben più grave dell’usuale 457 c.p. in cui incorre chi spende valuta contraffatta in buona fede) e dichiara di essersi fatto registrare in tre registri diversi di tre seggi.

Nessuna preoccupazione per l’autoconfesso “reato” comunque: da sempre i racconti al club della pesca contengono elementi che, ove veri, sarebbero grotteschi se non penalmente rilevanti: il pescatore dell’esempio di cui sopra avrebbe buon gioco a raccontare che Sanpei, geloso del salmone, si è presentato col nonno Ippei e con Kyoshin il pescatore per picchiarlo, ma lui con la sua suprema forza fisica ed un crick della 127 gli ha spaccato entrambi i femori. Ma non per questo finirebbe certo in galera, dato che Sanpei senz’altro ancora cammina ed ambula al momento del racconto, non essendo mai avvenuta la rissa.

E nessuna preoccupazione per quel “Ho votato in tre seggi diversi”, cosa che, in sede di scrutinio, avrebbe comportato comunque la nullità del voto plurimo e la spendita della citata valuta, datosi che la scheda elettorale viene comunque rilasciata previa compilazione e firma autografa di un apposito registro, nel quale vengono riportati gli estremi di seggio e Carta di Identità, rendendo tali anomalie visibili.

La provocazione ha avuto anche una serie di effetti: il PD ha dovuto controllare i registri nominati, scoprendo che

“Contrariamente a quanto affermato, Vittorio Di Battista non ha votato nè al circolo del Pd di Civita Castellana, nè al seggio di Castelnuovo di Porto, nè in piazza Mazzini a Roma. Solo per la precisione”.

E persino Google è stato dominato da Di Battista senior, che con un piccolo colpo gobbo ha strappato al PD l’attenzione del giorno calamitandola su se stesso

"Ho votato in tre seggi diversi": la storia che appare come notizia principale su Google

“Ho votato in tre seggi diversi”: la storia che appare come notizia principale su Google

Da notare come Google non aggiorni la sezione Primarie del PD dal 2017, ma è stato assai lesto nel riportare l’allegra trollata del Dibba senior.

Perchè di trollata si parla, o esperimento sociale che dir si voglia, anche autoconfesso

A poche ore di distanza, con la simpatia e la grazia di un gesto dell’ombrello lanciato a pochi metri, arriva la rivendicazione diretta al FQ

La rivendicazione dell'"Esperimento Sociale"

La rivendicazione dell'”Esperimento Sociale”

Niente da vedere, nulla da vedere amici: avete ora capito perché, per quanto voi ci segnalate una notizia, aspettiamo sempre qualche ora prima di tirarla fuori.

E perché non proviamo amore per gli esperimenti sociali: va a finire che poi la gente ci crede davvero.

E finisce a schifio.

Da sempre, chi prende un vespaio a sassate per divertimento, libera infatti un nugolo di vespe prive di controllo.

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