No, non è vero che il referendum Repubblica-Monarchia fu deciso dal 28% degli Italiani
Ci segnalano i nostri contatti un meme per cui il referendum repubblica-monarchia fu deciso dal 28% degli Italiani. Si tratta di un dato, se non ironico, fortissimamente sviato.
Ma andiamo con ordine.
No, non è vero che il referendum repubblica-monarchia fu deciso dal 28% degli Italiani
Il Referendum Repubblica-Monarchia fu la seconda tornata elettorale in cui anche alle donne di età superiore agli anni 21 fu concesso il suffragio: la prima volta era stata nelle precedenti elezioni amministrative di primavera.
Fu fatta un’eccezione per le c.d. “prostitute clandestine”, ovvero coloro che esercitavano la prostituzione al di fuori delle c.d. “Case Chiuse” prima della loro chiusura con la legge Merlin.
Anche così in quello che oggi avremmo chiamato “Election Day”, ovvero l’appuntamento del due Giugno per decidere tra Repubblica e Monarchia e eleggere l’Assemblea Costituente gli aventi diritto al voto furono 28 milioni (28.005.449), di cui si presentarono alle urne in modo effettivo quasi 25 milioni (24.946.878), pari all’89,08%.
Di questi, voti validi espressi furono 23.437.143 (con una minima dispersione quindi) e su questi possiamo calcolare 12.718.641 voti (pari al 54,27%) a favore della Repubblica, contro 10.718.502 (pari al 45,73%) a favore della Monarchia.
Anche volendo accettare come da dato ISTAT una popolazione complessiva Italiana di 45.140.000 unità, con un totale del 55,26% di over 21 aventi diritto al voto.
Insensato appare quindi contare i minori di età e anche così il calcolo diventa un chiaro esempio di disinformazione se non direttamente di fake news: immaginate se ad ogni tornata elettorale dovessimo usare i minori di anni 18 per “pompare” i dati dell’astensionismo, che si è invece dimostrato essere stato al minimo in uno dei momenti più partecipati della storia della nascente Repubblica.
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