No, non è vero che i Testimoni di Geova sono contrari al vaccino (nonché altre religioni, non ci provate)

di Bufale.net Team |

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No, non è vero che i Testimoni di Geova sono contrari al vaccino (nonché altre religioni, non ci provate) Bufale.net

No, non è vero che i Testimoni di Geova sono contrari al vaccino: e questa è la smentita più breve di sempre.

Smentita che però ha un senso: l’ultima mania americana e furbizia novax è inventarsi sul posto di aver appena aderito ad una religione millantando che essa impedisce il vaccino per chiedere esenzioni.

“Astuzia” poco funzionale nell’ecosistema americano, ancora meno nell’ecosistema Italiano dove probabilmente saranno gli stessi ministri dei culti che invocate a smentirvi di fronte ai medici rovinandovi la festa.

Ci ritorneremo, per ora partiamo dal caso di specie.

No, non è vero che i Testimoni di Geova sono contrari al vaccino

Ci è stato segnalato un articolo secondo cui è stata assimilata la posizione dei genitori che rifiutano il vaccino anti-Covid 19 per i propri figli (anche in contrasto con la diversa volontà espressa dal minore maturo) a quella dei genitori Testimoni di Geova che chiedono ai medici di utilizzare terapie alternative al sangue, pubblicato dal Resto del Carlino.

Seguito da una nota del lettore:

Al fine di una completa informazione, la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova desidera precisare che i Testimoni di Geova non sono contrari ai vaccini e ritengono che quella di vaccinarsi sia una decisione personale che spetta al singolo individuo. Ritengono inoltre che il minore maturo abbia diritto di decidere quali cure mediche accettare e di vedere valorizzata la propria volontà come è stabilito anche dalla legge italiana (art. 3 Legge n. 219/2017).

Smentita quindi: non è vero che i Testimoni di Geova sono contrari al vaccino.

Anzi

“I testimoni di Geova si valgono delle varie capacità dei medici per i propri problemi di salute. Amano la vita e vogliono fare qualunque cosa ragionevole e scritturale per prolungarla” (La Torre di Guardia, 15 dicembre 1975).

“I testimoni di Geova accettano volentieri farmaci e cure mediche. Vogliono mantenersi in buona salute e vivere a lungo. Inoltre come Luca, un cristiano del I secolo, alcuni Testimoni sono medici. […] I testimoni di Geova apprezzano davvero coloro che offrono assistenza sanitaria. Li stimano per il duro lavoro, la dedizione e il prezioso aiuto che provvedono a chi è malato” (La Torre di Guardia, 1° febbraio 2011).

Tale fake news  si accouma alla bizzarra teoria per cui i Cristiani Cattolici sarebbero contrari alla vaccinazione in toto perché storicamente alcuni vaccini sono stati preparati usando come base per la coltivazione in vitro dei virus da studiare linee cellulari.

E neppure la Chiesa Cattolica, Islamica ed Ebraica

La Chiesa Cattolica Romana (o meglio l’Accademia Pontificia), che ha pubblicato l’anno scorso un paper in bioetica sull’argomento, concludendo che eticamente e moralmente il vantaggio immane costituito dal salvare vite, anche infantili, supera ogni possibile opposizione basata su ragioni etiche e morali di scarso fondamento.

Quanto all’Islam, i dubbi sulla natura “halal” del vaccino vanno considerati superati dal fatto che le stesse comunità islamiche italiane considerano una vittoria avere hub direttamente nelle moschee, commentando che

“la vaccinazione è l’arma vincente nei confronti del Covid-19, anche se spesso strutturato sulla paura dell’ignoto, sulla sfiducia nelle istituzioni, sul sospetto verso gli esperti ed è amplificato dal veleno della disinformazione. Siamo convinti dell’assoluta sicurezza, affidabilità ed efficacia dei vaccini e quindi della indispensabilità del loro impiego”

Per non parlare dell’assoluto via libera del mondo ebraico, che per una volta riunisce le Tre “Religioni del Libro” sovente divise dalla cronaca nella necessità di affontare la malattia coi mezzi conferiti dalla medicina.

La situazione americana

Anche per questo, millantare un’improvvisa conversione sulla “Via di Damasco” in hub vaccinale o al lavoro, dichiarando di non volersi vaccinare per motivi religiosi in Italia non funzionerà.

Come ci ricorda il professor Pacillo:

“Gli Stati Uniti sono un caso particolare alla luce del loro ordinamento giuridico” spiega ad Huffpost Vincenzo Pacillo, professore ordinario di diritto ecclesiastico e canonico all’Università di Modena e Reggio Emilia, “L’obbligo vaccinale non è percepito a livello di federazione, ma a livello statale. Ogni singolo Stato stabilisce quali sono obbligatori, quali servono per andare a scuola, eccetera. Spesso le leggi di questi singoli Stati prevedono una clausola che prevede l’esenzione religiosa”. Nel nostro ordinamento e in Europa in generale la questione è diversa: “Sono pratiche normate dallo Stato e non sono previste clausole di esenzione per questi motivi. In Europa il diritto fondamentale alla libertà religiosa trova sempre dei limiti di fronte alla necessità di tutelare la vita e la salute delle persone. Questo è il motivo per cui, ad esempio, generalmente non è previsto per genitori Testimoni di Geova opporsi alla trasfusione del figlio minorenne”. La Corte europea dei diritti dell’uomo si è espressa su un caso in Repubblica Ceca, ci ricorda la dottoressa Lo Giacco. I ricorrenti contestavano l’obbligo vaccinale per motivi religiosi, ma la risposta è stata netta: “Nel nostro continente esenzioni sul tipo statunitense non sono pensabili”.

Dichiararsi “novax per motivi di fede” vi porterà quindi ad essere considerati blasfemi dal punto di vista etico, a niente dal punto di vista morale.

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