Niente Rally in Kenya, come “Sodoma e Gomorra”: la bufala corre dal 2021

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Niente Rally in Kenya, come “Sodoma e Gomorra”: la bufala corre dal 2021 Bufale.net

Niente Rally in Kenya: è una bufala che corre, e lo fa in ogni senso possibile dal metaforico al fisico passando per il virale, ininterrottamente dal 2021.

Anno di prima apparizione di una fake news denunciata dagli stessi organizzatori del Safari con la sua ricomparsa recente su molti profili occidentali (Italia compresa)

Tutto il mondo è paese, ed in tutto il mondo mezzo di elezione della diffusione di bufale sono le “card”, mezzo pubblicitario visto spesso in politica e ambienti simili. Ma anche, come vediamo, adottato dalle bufale. La foto di un personaggio famoso, una “citazione diretta” (nel mondo delle bufale immaginaria) viralizzabile e oltraggiosa.

Niente Rally in Kenya, come "Sodoma e Gomorra": la bufala corre dal 2021

Niente Rally in Kenya, come “Sodoma e Gomorra”: la bufala corre dal 2021

In questo caso la card ritrae William Ruto, presidente del Kenya, col proclama nazionalpopolare di voler fermare il Rally entro il 2022 perché “È un affare per i ricchi, consuma tempo e risorse ed è come Sodoma e Gomorra”.

La missione del bufalaro è riuscita: farà arrabbiare e “indinniare” (verbo usato per la berciante e sgrammatica indignazione tipica dei Social) i fan dei Rally, accostati alla perversione e al peccato. Ma anche attirerà le attenzioni morbose della torma di “moralizzatori” pronti a ostentare le loro immaginarie virtù fermando sprechi e lussi un post di insulti sui social alla volta.

Il messaggio corre sui social dal 2021, e da allora lo accompagna non il rombo dei motori, ma un coro multilingue di “Bergogniah fate girareh!” e “La kasta del privileggio!”

Ma resta una fake

Niente Rally in Kenya, come “Sodoma e Gomorra”: la bufala corre dal 2021

Abbiamo incassato la smentita degli organizzatori e della politica locale. Il messaggio è un falso.

Abbiamo la smentita dei colleghi locali di Pesacheck, e della testata il cui iconico logo della “K” è stato usato, “Kenyans.co.ke“, che nega di aver mai approvato o pubblicato una simile card.

Tutto ciò premesso siamo di fronte ad una evidentissima fake, della quale si sono occupate anche testate di Rally come “Rally e Slalom”.

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli