L'”incubo green” dei pannelli solari a Taihan non rappresenta l’ecosistema verde

di Bufale.net Team |

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L'”incubo green” dei pannelli solari a Taihan non rappresenta l’ecosistema verde Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti un post Facebook che descrive i pannelli solari a Taihan, Cina, come un “incubo green” per distuggere l’ambiente, le coltivazioni e i terreni da pascolo

L'"incubo green" dei pannelli solari a Taihan non rappresenta l'ecosistema verde

L'”incubo green” dei pannelli solari a Taihan non rappresenta l’ecosistema verde

Di solito parlare di “complessità” è un abusato modo per evitare di entrare in una discussione, ma con 5713 condivisioni bisogna, realmente, ricordare che la questione è molto più complessa.

L'”incubo green” dei pannelli solari a Taihan non rappresenta l’ecosistema verde

Nonostante il popolo della Rete se ne ricordi sostanzialmente da questo maggio, i pannelli solari di Taihan esistono almeno dal 2018, sono stati progettati per una produzione di 321 megawatts annui e con l’obiettivo di ridurre la produzione di anidride carbonica dei 251mila tonnellate.

Per comprendere perché i pannelli solari di Taihan non possano essere un “incubo ripetibile” bisogna innanzitutto partire dalla loro localizzazione geografica: la provincia di Heibei, o meglio la prefettura di Handan, nel sud-est montagnoso lontano da agglomerati urban come Pechino, privi di accesso ad attività economiche tradizionali.

Stante l’esistenza di villaggi remoti, nel 2018 si stabilì come una serie di pannelli solari avrebbe dato energia e fonte di reddito a luoghi altrimenti remoti e svantaggiati.

Solo un anno dopo però il torrente di sussidi alla base dell’installazione di megastrutture come quella di Handan cominciò a disseccarsi, lasciando inalterati solo quelli relativi al supporto alle regioni rurali impoverite.

Va inoltre tenuto presente che in diversi stati, tra cui l’Italia, l’installazione dei pannelli fotovoltaici non è un “Far West”, ma regolata dal punto di vista ambientale e legale e la natura “isolata” delle stesse, senza intervento antropico, secondo diversi studi si è dimostrata compatibile con ecosistemi e fauna locali.

Alle giuste condizioni, l’impatto ambientale è insomma di molto inferiore a quello visivo. Anche perché tra i monti di Taihan è lecito domandare quanti pascoli e terreni coltivati possano esserci tra le scoscese montagne.

A parte il fatto che nessuno sta chiedendo installazioni come quelle di Taihan nel mondo, cosa che dipende da fattori locali.

 

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