La Russia contro Barbie ed Oppenheimer: e torna l’epoca dei Rebra

di Shadow Ranger |

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La Russia contro Barbie ed Oppenheimer: e torna l’epoca dei Rebra Bufale.net

Nell’ultima rubrica dedicata al retro avevamo parlato dei “Rebra”, della “musica di ossa” con cui i giovani ribelli russi dovevano sfidare ogni giorno la censura Stalinista e le delazioni di “quei bravi ragazzi” del KOMSOMOL, la “Gioventù comunista” a caccia di “Ribelli coi pantaloni stretti e i trucchi da teppista, parassiti con musica e abiti occidentali” che, sin dagli anni cinquanta, rivendicavano con orgoglio di saper “Punire e umiliare” in nome di Stalin e della Rivoluzione Comunista.

La Russia contro Barbie ed Oppenheimer: e torna l'epoca dei Rebra

La Russia contro Barbie ed Oppenheimer: e torna l’epoca dei Rebra – Fonte Politico.eu

La Storia, disse proprio quel Karl Marx nume tutelare del Comunismo, ama ripetersi due volte: la prima volta lo fa come tragedia, la seconda come farsa. E come disse il Dottor Manhattan, personaggio immaginario creato dalla penna di Alan Moore e anche egli ispiratore di un film televisivo, il tempo è solo un’illusione che accade tutto in contemporanea.

Era il 1950, e una generazione di Stilyagi, “cacciatori di stile”, vestivano abiti sgargianti e giacche strette a quadretti per gli uomini e gonnelle rosa shocking con tacchi vertiginosi le donne, alla ricerca della musica di Elvis e altri cantanti occidentali proibita da un Regime oppressivo.

È il 2023, e ora i discendenti di quegli Stilyagi cercano di impedire con la censura alle loro figlie e nipoti di andare al cinema in abitini rosa confetto per vedere le avventure cinematografiche di una bambola venduta a partire dal 1959 in cui gli Stilyagi passarono dai dischi stampati su radiografie di ossa in male arnese a nastri magnetici con musica proibita.

La Russia contro Barbie ed Oppenheimer: e torna l’epoca dei Rebra

Ancora una volta una generazione di ragazzi desidera qualcosa che viene dal confine di una Cortina di Ferro che se in teoria non esiste più di fatto è tornata, ancora una volta cercano di averlo con mezzi subottimali e sfidando non solo la censura ma anche difficoltà tecniche insormontabili, ancora una volta un Governo decide che no, non possono averli perché sono contrari ai “veri valori della Russia”.

Ricorderete, e se non l’avete fatto vi consigliamo di leggere il nostro articolo al riguardo come prima della diffusione dei nastri magnetici l’unico modo per i giovani Russi di ascoltare la musica occidentale era con Flexidisc “fatti in casa” scadenti e sibilanti, ottenuti riciclando vecchie lastre da radiografia e contrabbandando musica registrata con mezzi di fortuna.

Oggi assistiamo allo spettacolo di ragazze russe vestite di rosa confetto che affollano proiezioni di contrabbando dalla qualità scadente perché è l’unico modo per non perdere un film che più che un film è un’esperienza collettiva e giovani che cercano di vedere il docufilm dedicato alla vita di Oppenheimer.

Il tutto in un sistema dove, abbiamo visto, le sanzioni hanno tolto ai Russi l’accesso a praticamente tutto il settore cinematografico e dell’intrattenimento occidentale e dove persino i politici invitano a piratare tutto quello che non si può avere sperando di “danneggiare l’Occidente”.

La stessa Russia per cui è giusto scaricare un film da Internet se proviene dall’Occidente per cercare di danneggiarli, per cui è ammissibile la pirateria di beni provenienti da “paesi ostili”, ha deciso semplicemente che Barbie e Oppenheimer

“Non sono concordi coi valori e gli obiettivi proposti dal capo di Stato, ovvero preservare e rinforzare i valori spirituali, morali e tradizionali Russi”

Nel mirino specialmente Barbie, che mostrerebbe “uomini stupidi” e “senza figli” e “distorcerebbe il femminismo”.

In un ambiente, ricordiamo, dove l’aborto è considerato una colpa contro i patriottismo perché priva la Patria di soldati da mandare a morire al fronte e un deputato conservatore aveva proposto a Putin di combattere Batman e i Supereroi DC e Marvel sostituendoli con “personaggi eroici Russi”.

Mentre il cinema Russo semplicemente non ha materiale da mandare in proiezione, la Duma sembra illudersi di poter sostituire Oppenheimer con un film sulla ISS e l’ineffabile animaletto Čeburaška, tenero peluchotto che con l’aiuto di un coccodrillo combatte improbabili cattivoni nemici dei valori della Russia ex-URSS uniti da una vecchietta cattiva ispirata dalla suocera dell’autore.

Nonostante questo, nel 1950 come ora, si moltiplicano le proiezioni pirata: un tempo di Elvis, ora di Barbie.

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