La Coca Cola è vietata in Cina e dintorni? No, parola di fonti (satiriche) russe!

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
La Coca Cola è vietata in Cina e dintorni? No, parola di fonti (satiriche) russe! Bufale.net

La Coca Cola è vietata in Cina e dintorni: questo un testo complottistico che affonda le origini nelle ormai celeberrime “fonti russe”. Questa volta però fonti russe satiriche, ovvero una testata satirica pari al nostro Lercio.

La Coca Cola è vietata in Cina e dintorni? No, parola di fonti (satiriche) russe!

La Coca Cola è vietata in Cina e dintorni? No, parola di fonti (satiriche) russe!

Che, “curiosamente” ma non troppo, specie alla luce del clima geopolitico attuale dove la Russia sembra nutrirsi di demonizzazione verso un Occidente odiatissimo e descritto a scelta come in rovina e miserabile o una viziosa superpotenza nazista, asse del male pronto ad annientare e perseguitare il popolo Russo tutto nel tentativo di “punire il comunismo”, se la prende con un prodotto simbolo dell’Occidente.

La Coca Cola è vietata in Cina e dintorni? No, parola di fonti (satiriche) russe!

Parliamo infatti della creazione satirica del portale Panorama, che nell’ormai lontano 2018 trovava molto divertente raccontare “la divertente storia” di 500 prigionieri in Cina morti o diventati invalidi a seguito dell’esposizione alla bevanda americana, derubricata poi ad “efficace disgorgante per water”.

Il tutto con tanto di foto di una lattina istoriata a stelle e strisce: del resto il rapporto di amore-odio della Russia con l’Occidente abbiamo visto deriva da molto, molto lontano.

Quantomeno da quando Stalin aveva efficamente bandito la musica occidentale come il cattivo di Footloose, o quando negli anni ’80 e ’90 i ragazzini russi si baloccavano con imitazioni in spregio al diritto d’autore dei beni tecnologici occidentali o quando uno scrittore sovietico si convinse, che ovviamente, Tolkien in quanto Occidentale non poteva che essere Nazista e che Il Signore degli Anelli era un’ovvia metafora con gli Elfi della NATO che portano al potere l’imbelle Zelensky per diffamare e calunniare la memoria di Stalin e del PCUS tutto, raffigurati da Sauron e dai suoi intelligentissimi Nazgul dediti alla scienza ed alla rivoluzione proletaria.

Ciò che quindi per un putinista è assai divertente, per noi suona come la spia di un’irrisolto odio per l’Occidente cavalcato in diffusa propaganda: non a caso quest’ultima versione della bufala riporta anche l’Ucraina ed altri paesi percepiti come ostili.

Ovviamente in tutti i mercati citati la Coca Cola è ancora in vendita, come dimostra la più recente campagna promozionale cinese del brand con tanto di ricchi doni a chi raccoglie i soliti punti..

L’unico mercato in cui la Coca Cola manca è proprio quello russo, che ha cercato, con scarso successo ricordiamo, di sostituire i brand Coca Cola e McDonald’s (ma anche Starbucks) con alternative nazionalsovietiche non abbastanza allettanti.

Conclusione

La notizia per cui la Cina avrebbe vietato la Coca Cola è una vecchia “notizia satirica russa” riesumata in salsa filo-occidentale.

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