Il figlio di Enrico Mentana candidato PD, per questo difende Renzi: precisazioni su Stefano

di Redazione Bufale |

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Il figlio di Enrico Mentana candidato PD, per questo difende Renzi: precisazioni su Stefano Bufale.net

Ci segnalano oggi 21 febbraio l’ampia diffusione di un post Facebook incentrato sulla figura di un noto giornalista, anche se il riferimento cade più nello specifico sul figlio di Enrico Mentana. Scendendo maggiormente in dettagli, alcune pagine politicamente schierate stanno mettendo in evidenza il fatto che Stefano Mentana sia legato al PD, il che spiegherebbe il fatto che a loro dire l’ex direttore del TG5 tenda a difendere costantemente una figura come quella di Matteo Renzi.

Si tratta di una bufala o di una notizia vera? Questa volta prendere una posizione netta è impossibile, ma per i nostri lettori possiamo quantomeno condividere delle importanti precisazioni sul figlio di Enrico Mentana, a maggior ragione se pensiamo al fatto che il giornalista in passato sia stato protagonista di fake news (qui trovate un esempio lampante sotto questo punto di vista). A dirla tutta, l’accusa riguardante Stefano Mentana era già venuta alla luce nel 2017, in merito ad una polemica social e tema vaccini. Fu in quella circostanza che il giornalista chiarì ogni aspetto sulla “carriera politica” del ragazzo.

Tutto ruota attorno ad un post Facebook spuntato sulla pagina ufficiale di Mentana, che potete consultare anche in versione integrale. Ecco più in particolare la vera storia riguardante il figlio di Enrico Mentana, chiarita da quest’ultimo dopo essere stato accusato di aver difeso Renzi solo per le scelte politiche del giovane Stefano:

“E veniamo al “piccolo Stefano Mentana”. Parliamo di un uomo che tra un paio di settimane compie trent’anni e che sarebbe libero di votare per Casapound o Sinistra Italiana o tutto quello che c’è in mezzo: sarebbe sempre il mio amato primogenito. Per me che non voto da quando lui andava ancora all’asilo è del tutto indifferente. È stato un iscritto del Pd per alcuni anni, ed è stato candidato nel 2013 in uno dei tanti municipi di Roma, sapendo che non sarebbe stato eletto. Lì finisce la sua storia politica. Ha fatto altre scelte. Non ha mai percepito un solo euro da quel partito o da istanze a esso riconducibile, né ha mai percepito alcuna cifra proveniente da denari pubblici. Niente di niente. Metterlo in mezzo è da mentecatti, e infatti fino a ora solo dei mentecatti li avevano fatto, e da parte del dottor Montanari denota oltretutto una totale assenza di metodo razionale, oltre che una pericolosa familiarità con le fake news. Pessimo segnale per chi si vorrebbe ricercatore”.

Insomma, non è una bufala quella relativa al figlio di Enrico Mentana, ma allo stesso tempo è giusto precisare che la carriera politica di Stefano, indipendentemente dalla questione PD, sia finita prestissimo. Risulta davvero complicato comprendere come un episodio del genere possa aver condizionato, per eventuali conflitti d’interesse, l’approccio del giornalista durante tanti anni di ottimo servizio informativo offerto agli italiani.

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