ACCHIAPPALIKE E DISINFORMAZIONE Laura Boldrini su Rom e case popolari
La disinformazione si accanisce maggiormente quando si avvicina il giorno in cui tutti saranno chiamati alle urne. Dirottare il voto e le personali idee su un personaggio politico è l’intento dei viralizzatori, che non disponendo di basi solide sulle quali fondare il proprio pensiero fanno leva su odio e indignazione.
Accade il 24 febbraio 2018 con un post pubblicato da un utente Facebook:
Insomma, ancora su Laura Boldrini e ancora con le facili esternazioni su rom, migranti e case popolari. Come riportano diverse fonti, il caos sulla questione Boldrini/Rom/Case popolari venne sollevato dall’imparziale (sì, è ironico) Libero Quotidiano e dal Giornale nel 2013 per una denuncia presentata da Davide Fabbri detto “Vikingo”, spogliarellista e concorrente del reality show L’isola dei famosi.
Peggio che mai, i quotidiani avevano preso per buona la denuncia del Fabbri senza verificare se vi fossero prove a giustificare la scelta. Nel 2014 scrivevamo, infatti, che a scatenare tutta la polemica fu un incontro tenutosi a Montecitorio tra Laura Boldrini e una delegazione di giovani, in occasione della Giornata Internazionale di Rom e Sinti:
Leggendo con attenzione il post scopriamo:
Ad accompagnare i ragazzi all’incontro, Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, che ha fatto dono alla Presidente della bandiera verde-celeste dei popoli Rom e Sinti: “Due le nostre richieste: il riconoscimento tra le minoranze culturali tutelate, visto che per consistenza si tratta della seconda minoranza d’Italia; il superamento del sistema dei mega-campi, a favore di soluzioni più vivibili da concordare con le famiglie“
Ecco, no. Non fu Laura Boldrini a parlare (se vogliamo intendere quel messaggio) di case popolari prima ai rom e agli immigrati, bensì Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio. Lo ribadì ella stessa in un post:
Insomma, una serie di considerazioni fatte sui social da Laura Boldrini, oggi, vengono rielaborate a favore di un post acchiappalike. In poche parole: la Presidente della Camera mai parlò di priorità a rom e agli immigrati in termini di priorità per l’assegnazione di alloggi popolari.
Mai.
Il portavoce della Boldrini dichiarò:
Il signor Davide Fabbri sarà anche bisnipote del Duce – come riferisce sul “Tempo” del 17 luglio Alessandra Zavatta, nell’articolo “Boldrini denunciata per razzismo” – ma questo non lo autorizza ad inventarsi falsità. La Presidente della Camera non ha mai affermato che “le case popolari verranno date prima ai Rom e agli extracomunitari con figli a carico”, ed è dunque impossibile che il signor Fabbri possa averle sentito dire cose del genere, in piazza Montecitorio o altrove.
Tutto fumo, dunque, sollevato da altrettanto fumo.
Riepilogando: Nel 2013, Laura Boldrini ha incontrato a Montecitorio una delegazione di giovani in occasione della Giornata Internazionale di Rom e Sinti. Carlo Stasolla accompagnava i ragazzi, e nell’affrontare il problema dei campi diceva: «Due le nostre richieste: il riconoscimento tra le minoranze culturali tutelate, visto che per consistenza si tratta della seconda minoranza d’Italia; il superamento del sistema dei mega-campi, a favore di soluzioni più vivibili da concordare con le famiglie». Stasolla, non Boldrini. Nessuno aveva parlato di case da assegnare prima a stranieri / rom / immigrati.
Nessuno.
Si tratta dunque di un post decisamente acchiappalike (come tutti quelli pubblicati dai mendicanti del web) e diffusore di disinformazione politica e sociale, perché attribuisce a un personaggio politico delle affermazioni mai pronunciate.
L’ennesimo post fuorviante e pericoloso durante la campagna elettorale.
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