“Grammatica della lingua italiana per stranieri”: “Sonia dovrebbe essere più sottomessa”

di Shadow Ranger |

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“Grammatica della lingua italiana per stranieri”: “Sonia dovrebbe essere più sottomessa” Bufale.net

“Sonia dovrebbe essere più sottomessa” è una storia di passi avanti da fare, e di un paio, fortunatamente, appena iniziati.

Cominciamo dalla segnalazione del gruppo SCOSSE – Associazione di promozione sociale

Segnalazione contenente un invito fortunatamente risolto a contattare l’editore di una particolare grammatica italiana per stranieri.

Grammatica che tra i suoi esercizi ne contiene uno quantomeno bizzarro.

Mentre nel resto del mondo si combatte faticosamente per ottenere la parità di genere, affinando gli strumenti anche legislativi per colmare decenni, se non secoli di cultura della prevaricazione del maschile sul femminile, ecco che scopriamo, in un libro per l’insegnamento scolastico, un bizzarro apologo.

L’esercizio è un semplice test di comprensione e coniugazione, nel quale si offre di completare una frase. Opponendo tra loro due donne, Angelica che litiga col marito e Sonia, cui attribuire le seguenti azioni

  1. passare più tempo in cucina
  2. vestirsi più sexy
  3. rispondere sempre di sì
  4. essere più sottomessa
  5. preparargli il caffè la mattina
  6. lasciarlo più libero

A questo punto, non abbiamo che potuto verificare il libro, riscontrandovi quello stesso esercizio e comprendendo come il popolo della Rete abbia potuto vederci scenari alla Italian Spider-Man, bizzarro eroe anni ’70, pronto ad esigere rispetto per le donne ma anche un cappuccino

Fortunatamente, dicevamo, la protesta non è più necessaria perché l’editore si è mosso, rivolgendosi alla stessa pagina di SCOSSE

Gentili insegnanti,
[…] vi scrivo dalla redazione di ALMA Edizioni.
Ci scusiamo. Quello che avete messo in evidenza è un chiaro e brutto scivolone che non può essere giustificato. Il testo dell’esercizio avrebbe voluto, nelle intenzioni, giocare ironicamente con uno stereotipo di genere, ma ovviamente su questi temi c’è poco da giocare e vi assicuriamo che sostituiremo appena possibile la frase in questione e controlleremo che in questo e altri testi analoghi non siano presenti ulteriori passaggi discriminatori.
ALMA Edizioni è perfettamente consapevole del ruolo che hanno i contenuti presentati nei propri libri perché spesso rappresentano il primo impatto con la cultura italiana per gli stranieri che li utilizzano. Da sempre ci siamo adoperati per non presentare una cultura piatta, fredda e spersonalizzata e abbiamo tentato il più possibile di problematizzare e contestualizzare dati di cultura che, volenti o nolenti, fanno parte del nostro essere italiani.
In questo caso, però, abbiamo sbagliato. Ce ne scusiamo e ci auguriamo che la discussione che ne è scaturita sia per lo meno proficua per ricordare e noi e a tutti l’importanza che rivestono certi temi.

E ci conferma personalmente che le prossime edizioni di questo ed ogni altro testo saranno modificate per rimuovere l’esercizio incriminato e sottoporre a rigida revisione tutto l’edito allo scopo di evitare simili situazioni in futuro.

Precisa ulteriormente che il libro era già in revisione per la ristampa (che quindi, rimarchiamo, non ripeterà l’errore) e solamente l’estrema distribuzione del testo nel mondo (infatti non è solo di distribuzione Italiana, ma anche estera per coloro che, stranieri, vogliono accostarsi alla lingua) ha impedito alla revisione di accompagnarsi ad un ritiro delle copie fallate.

Indubbiamente è stata una discussione proficua, ed infatti abbiamo accettato di buon grado le segnalazioni al riguardo.

Riteniamo però che la causa iocandi, la semplice “provocazione ironica” non debba essere applicata a tutto.

Il black humor e derivati non sono una panacea universale, e quando i nostri antenati nella loro infinita saggezza vergarono il proverbio scherza coi fanti, ma lascia stare i santi non erano certo animati da velleità censorie come i loro spesso degenerati discententi vengono a notificarci sulla nostra pagina ogni volta che, giustamente, facciamo ricorso ai nostri diritti di moderatori per rimuovere commenti censurabili.

Prendiamo atto delle scuse del’editore: esse sono commendevoli e dimostrano che chiunque può ravvedersi da un errore evidente ed adoperarsi per porre rimedio.

Ma prendiamo anche atto del fatto che una società migliore passa anche da queste che per molti saranno “piccolezze”, e fingere che non esista un problema della società moderna col femminile non è il modo di affrontare il problema.

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