Ennesima battuta su Bear Grylls morto oggi genera il malinteso del mese

di Redazione Bufale |

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Ennesima battuta su Bear Grylls morto oggi genera il malinteso del mese Bufale.net

Il caso che vi riportiamo oggi, per il quale in tanti hanno pensato che la storia su Bear Grylls morto potesse essere vera, evidenzia ancora una volta come spesso e volentieri gli utenti si fermino al titolo di un articolo. O, come in questo caso, alle primissime parole di un post poi diventato estremamente virale. Al di là della battuta in sé, infatti, non manca chi ha ricondiviso il contenuto pensando che questo famoso personaggio fosse passato a miglior vita. Come si potrebbe percepire a primo impatto.

Bear Grylls non è morto oggi: dalla battuta al malinteso è un attimo

In passato, come si può notare attraverso il nostro archivio, questo personaggio si è ritrovato al centro di una vera e propria bufala, con caratteristiche diverse rispetto alla storia che vi stiamo riportando oggi. Come si è creato il malinteso su Bear Grylls morto? Una pagina su Facebook ha provato a pubblicare un contenuto divertente, nel tentativo probabilmente di generare interazioni e non certo una sorta di bufala. Insomma, appare evidente che sia complice involontaria di una storia quantomeno bizzarra.

La suddetta pagina ha esordito con Bear Grylls morto, aggiungendo poco dopo che il personaggio televisivo (diventato famoso per la sua capacità di sopravvivere in natura a condizioni estreme) avrebbe perso la vita in Italia, nel tentativo di raccontarci come facciano i possessori di Partita IVA ad andare avanti nel nostro Paese, dovendo pagare un’infinità di bollette e servizi. Satira pure, dunque, e nessun titolo acchiappaclick o votato alle fake news.

Come accennato, però, il problema si è venuto a creare nel momento in cui in tanti hanno deciso di fermarsi alle primissime parole del post. E così si è diffuso il malinteso su Bear Grylls morto, nonostante quest’ultimo risulti vivo e vegeto. Un episodio che la dice lunga sulla voglia dell’utente medio di approfondire contenuti apparsi sui social.

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