DICHIARAZIONI e TEST Caruso e il caso Stacchio – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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Durante la trasmissione “Virus” dal titolo “Il contagio delle idee“, in onda su Rai2 giovedì 5 febbraio 2015 alle ore 21:10, sono intervenuti diversi personaggi sul caso Stacchio, tra cui l’ex parlamentare Francesco Saverio Caruso.
Gli utenti ci chiedono se durante la trasmissione Caruso si sia scagliato contro Graziano Stacchio e se ha pronunciato quanto segue:

Se gli extracomunitari rubano la colpa è delle diseguaglianze create dai ricchi e le rapine sono un metodo violento e criminale che i poveri hanno per recuperare la ricchezza loro estorta.

La trasmissione è fruibile online dal sito Rai.tv (link della trasmissione), dura 2 ore, 31 minuti e 32 secondi. Abbiamo trascritto (ci scusiamo se riportiamo il discorso pari pari senza correzioni) le dichiarazioni di Francesco Saverio Caruso durante la trasmissione che si avvicinassero in qualche maniera a quanto riportato nella dichiarazione sopra riportata.
I soggetti della frase sopra riportata sono due: gli extracomunitari (o immigrati o migranti) e i poveri.
Il tema della delinquenza e gli immigrati era stata introdotta prima dell’intervento di Caruso attraverso il racconto del fatto accaduto all’ex Comandante Generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale, il quale è stato rapinato in casa propria da dei malviventi.
Alla domanda di Nicola Porro “Di che nazionalità erano i suoi rapinatori?”, l’ex Comandante risponde “Certamente dell’ex europei, molto probabilmente albanesi“.
Caruso interviene subito dopo, dicendo:

Al generale dovrebbero far presente che gli arresti eseguiti in merito alla vicenda avvenuta a casa sua riguarda anche italiani doc, romani di 31 anni che adesso sono fortunatamente in galera.

Su questo caso leggiamo dal Messaggero.it del 3 febbraio 2015 che tra gli arrestati c’è un romano di 31 anni:

Tre persone, due serbi di 26 en 17 anni, più un romano di 31, sono finite in manette nella serata di lunedì, con l’accusa di ricettazione: detenevano gioielli e orologi rapinati sabato sera all’ex comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, e alla consorte nella loro casa all’Infernetto.

Sul caso del benzinaio, Caruso disse:

La questione fondamentale, il paradosso, è questo: non possiamo delegare ai benzinai l’ordine pubblico.

Al minuto 45:15 interviene Caruso:

No, guardi, il fatto che oggi si possa essere perseguiti penalmente non significa che si viene condannati. C’è semplicemente che si apre un’inchiesta da parte della magistratura per accertare come sono avvenuti questi fatti, per cui stiamo tranquilli, Feltri, non verrà sicuramente condannato il benzinaio. Rimane un problema che forse qualcuno continuerà a far finta che non esiste, che c’è un aumento appunto di quelle disuguaglianze sociali dove trova appunto terreno fertile la criminalità, la costruzione appunto di queste bande criminali, e che continueranno ad aumentare fino a quando questi signori si chiuderanno nelle loro ville con i fili spinati e penseranno che il problema si possa risolvere semplicemente con i mitra più forti e più veloci dei kalashnikov dei criminali. Qua c’è una questione che non continua ad essere nascosta e sono le percentuali di una forbice, appunto, quando Feltri era giovane la disuguaglianza sociale ed economica in questo Paese era pari a 1 a 10, il massimo che poteva essere di ricchezza di quelli che erano diciamo i top della società era 10 volte maggiore dei poveri. Oggi questo rapporto si è centuplicato, e quindi esiste una stretta cerchia sempre più stretta di ricchi che cercano di salvaguardare la loro proprietà privata, mi sembra diciamo del tutto legittimo, ma c’è fuori una schiera di disperati e una sacca di emarginazione e di disagio sociale che rischia di deflagrare non solo appunto nei termini della guerra fra poveri, ma anche appunto in chiave di riappropriazione indebita, violenta e criminale della ricchezza estorta.

Sugli immigrati, o dei rom in questo caso, Caruso interviene nuovamente a un ora e 5 minuti dall’inizio della trasmissione (1:05:10) sul discorso immigrazione, integrazione e criminalità, di cui riporta una teoria:

Guardate, tutte le teorie criminologiche moderne spiegano che le persone violano le norme quando è basso il grado di integrazione, cioè quanto la rete sociale che ha intorno è scarsa o inesistente, cioè sbrindellata dall’indifferenza e dalla segregazione. È chiaro che è difficile fuoriuscire da quelle situazioni di emarginazione dove vivono appunto i rom.

Una volta letto quanto riportato qui sopra, secondo voi cosa è stato detto realmente?

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