BUFALA Dalla lega milioni di euro per i campi nomadi – bufale.net

di Shadow Ranger |

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Ci segnalano i nostri contatti la seguente immagine macro, proveniente dalla Lega Nord, di risposta al j’accuse lanciato dal Blog di Beppe Grillo relativamente all’aver elargito “Milioni di euro ai campi nomadi di Alemanno e Pisapia”
Sia pur distinguendo il linguaggio della politica e della campagna elettorale permanente cui ormai, complice un sistema di larghe intese sempre più stretto alle varie opposizioni che si sono formate negli ultimi anni, dobbiamo dichiarare che, dati alla mano, la risposta fornita dalla Lega sembra convincere.
Escludiamo dall’orizzonte infatti la proposta di espulsione dei nomadi, che, pur essendo un noto e confermato cavallo di battaglia della Lega Nord, risulta, effettivamente scarsamente applicabile, rientrando nel novero delle promesse elettorali inattuabili (basti pensare che, sovente, il nomade è un cittadino Italiano, in quanto oltre la metà degli zingari ha la cittadinanza Italiana e nella restante metà insiste un gran numero di cittadini europei) e passiamo al casus belli, ovvero il  DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 maggio 2009, rubricato “Proroga dello stato di emergenza per la prosecuzione delle iniziative inerenti agli insediamenti di comunita’ nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia ed estensione della predetta situazione di emergenza anche al territorio delle regioni Piemonte e Veneto. (09A06574)”:

Considerato che il Ministro dell’interno, con nota in data 27 maggio 2009, sulla base delle relazioni predisposte dai citati commissari delegati, ha rappresentato che si e’ conclusa la prima fase dell’emergenza, di cui alle lettere da a) a d) dell’art. 1, comma 2, delle predette ordinanze in data 30 maggio 2008, concernente l’attuazione delle iniziative di monitoraggio dei campi autorizzati e l’individuazione degli insediamenti abusivi, nonche’ l’identificazione e il censimento delle persone;
Considerato, altresi’, che con la predetta nota, e’ stato comunicato che i commissari delegati hanno avviato la seconda fase degli interventi, di cui alle lettere da e) a l) delle sopra menzionate ordinanze, concernente l’attuazione degli interventi di carattere strutturale, sociale, sanitario e di integrazione dei minori;
Considerato che, in relazione ai citati interventi, dalle relazioni dei predetti commissari, allegate alla nota del Ministro dell’interno, emerge che sono gia’ stati presentati i progetti per la realizzazione di villaggi attrezzati, attraverso la riqualificazione, messa in sicurezza ed alleggerimento di quelli esistenti, ovvero la localizzazione di nuovi siti idonei, nonche’ avviate le connesse procedure esecutive, mentre sono in corso di realizzazione le iniziative di carattere sanitario (campagne di vaccinazione e rifacimento delle reti fognarie e dei sistemi igienico-sanitari), nonche’ quelle finalizzate all’inserimento sociale, con particolare riguardo alle attivita’ di pre-scolarizzazione dei minori e di avviamento al lavoro;
Considerato, inoltre, che lo stesso Ministro dell’interno ha rappresentato che, sulla base delle segnalazioni provenienti dalle prefetture di Torino e Venezia e’ emersa analoga situazione di criticita’ nel territorio delle Regioni Piemonte e Veneto, in relazione alla presenza di numerosi cittadini extracomunitari irregolari e nomadi che si sono stabilmente insediati nelle aree urbane, e che tale situazione richiede l’urgente adozione di misure di carattere eccezionale;
Considerato che, alla luce della dettagliata relazione formulata dal prefetto della provincia di Torino e da quello della provincia di Venezia, e’ dato effettivamente riscontrare che i predetti insediamenti, a causa della loro estrema precarieta’, determinano una situazione di elevato allarme sociale, con possibili gravi ripercussioni in termini di ordine pubblico e sicurezza, nonche’ una altrettanto grave situazione di allarme sotto il profilo igienico-sanitario e di incolumita’ per gli stessi residenti nei campi, situazione che non e’ fronteggiabile con gli strumenti previsti dalla normativa ordinaria;
Ritenuto, pertanto, che, al fine di non compromettere la celere conclusione di tutte le procedure avviate nell’ambito dei territori delle regioni Campania, Lazio e Lombardia, ricorrono i presupposti per la proroga dello stato di emergenza e dei relativi poteri derogatori ai commissari delegati, di cui alle citate ordinanze del 30 maggio 2008, del 1° aprile e del 6 maggio 2009, mentre si rende necessario estendere tale stato di emergenza anche al territorio delle regioni Piemonte e Veneto, al fine del superamento delle criticita’ sopra evidenziate;
D’intesa con le regioni Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 maggio 2009;
Decreta:
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, al fine di portare a compimento la seconda fase dell’emergenza, di cui in premessa, e’ prorogato, fino al 31 dicembre 2010, lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunita’ nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lombardia e Lazio. Ai sensi e per gli effetti del medesimo art. 5, comma 1, della predetta legge 24 febbraio 1992, n. 225, lo stato di emergenza in relazione alle iniziative inerenti agli insediamenti di comunita’ nomadi e’ esteso al territorio delle regioni Piemonte e Veneto, fino al 31 dicembre 2010.
Il presente decreto verra’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Le parti in grassetto, come si evince, ricalcano con un linguaggio più neutro e meno politicamente caricato (come dicevamo, a verosimile scopo di campagna elettorale) la replica fornita dalla Lega.
Dal punto di vista meramente istituzionale, le finalità contenute nel decreto sono abbastanza chiare, e sovrapponibili agli scopi dichiarati nella nota difensiva della Lega Nord, all’epoca, ricordiamo parte della coalizione di maggioranza e di certo non detentrice unica del potere assoluto che renderebbe un partito in grado di agire astratto e libero dal governo di cui è parte e rappresentanza.
Va dunque distinto il piano della decretazione sullo stato di emergenza, che effettivamente si sovrappone alla nota rilasciata dalla Lega Nord, dall’applicazione data dalle singole amministrazioni locali, che è tutt’ora oggetto di indagine nelle sedi più adeguate.

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