Confermato il “bonus mamme disoccupate” o assegno di maternità comuni

di Bufale.net Team |

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Confermato il “bonus mamme disoccupate” o assegno di maternità comuni Bufale.net

Confermato il “bonus mamme disoccupate” o assegno di maternità comuni anche per il 2023. Notizia invero già nota, ma conviene comunque ricordarlo: a qualcuno potrebbe essere utile.

Confermato il "bonus mamme disoccupate" o assegno di maternità comuni

Confermato il “bonus mamme disoccupate” o assegno di maternità comuni

L’assegno di maternità comuni, a dispetto del nome, viene erogato dall’INPS ma richiesto presso gli uffici comunali, i quali dovranno quindi verificare i requisiti perché l’INPS provveda.

Confermato il “bonus mamme disoccupate” o assegno di maternità comuni

Il diritto all’assegno scatta, come da indicazione sul portale dell’INPS, sia in caso di parto, adozione o affidamento preadottivo per i cittadini residenti italianicomunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno (per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi al proprio comune di residenza).

La domanda andrà presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.

I richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale oppure devono averla entro un determinato importo fissato annualmente. Inoltre, non devono essere già beneficiari di altro assegno di maternità INPS ai sensi della legge 23 dicembre 1999, n. 488.

Facendo un po’ di calcoli, come riportato da altri portali, l’Isee richiesto non dovrà superare quindi i 19.185,13 euro, e l’importo concesso passa dai 354,73 euro del 2022 ai 383,46 euro dell’anno in corso. In totale, dunque, spetta un bonus di 1.917,3 euro per cinque mensilità in totale, che non costituisce reddito ai fini previdenziali e si può cumulare con altri bonus.

Stante la natura dell’assegno di maternità, questo non sarà fornito a coloro che avendo già copertura previdenziale obbligatoria hanno titolo a percepire la maternità dall’ente di loro riferimento: lo scopo è infatti fornire anche a chi non ha ristoro questo utile strumento.

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