BUFALA attenzione l'avviso è diretto a tutte le donne – bufale.net

di LO SBUFALATORE Claudio Michelizza |

bufala sindaco di lonigo
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Diffondo msg inviatomi dalla mia amica vigilessa:
FATE GIRARE IL PIÙ POSSIBILE, CONDIVIDETE E SOPRATTUTTO
Se nel vostro quotidiano vi capita di incrociare per strada o in altri luoghi comuni bambini che piangono e vi dicono : “Mi sono perso, portatemi a questo indirizzo…!!”
Non fatelo nel modo più assoluto, prendete il bimbo e recatevi al più vicino comando di polizia o carabinieri, perché questo è un nuovo sistema inventato dai maniaci e da persone cattive e violenti che usano per adescare donne e poi violentarle.
PASSATE PAROLA – E SOPRATTUTTO PER LE DONNE CHE GUIDANO È IMPORTANTE LEGGERE QUESTE RIGHE.
Una sera, mentre percorrevo una via secondaria per tornare a casa, ho notato, sul seggiolino di un’auto ferma a bordo della strada, un bambino coperto da un panno.
Non so spiegare perché – e la ragione poco importa – ma non mi sono fermata…
Quando sono arrivata a casa, ho telefonato alla polizia dicendo dell’episodio e la Polizia mi ha assicurato che sarebbe andata a vedere, nel contempo, la Polizia mi ha informata che le bande di malviventi e i ladri stanno escogitando vari stratagemmi perché gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio veicolo e scendano dalla macchina in zone isolate.
Il metodo praticato da queste bande consiste nel posizionare una macchina lungo la strada con un falso bebè seduto dentro, aspettando che una donna si fermi per andare a vedere quello che crede essere un bimbo abbandonato.
Di solito la macchina in sosta è posizionata vicino a un bosco o un campo con l’ erba alta: la persona che ha la malaugurata idea di fermarsi sarà trascinata nel bosco, violentata, picchiata e derubata…
Non fermatevi mai, ma chiamate il 113 con il vostro telefonino, raccontate quello che avete visto e il punto più preciso possibile dove l’avete visto, ma la cosa importante non fermatevi e continuate la vostra strada.
Altro trucco per adescarvi : Vi potrebbe succedere anche questo: mentre state guidando, vi buttano delle uova sul parabrezza, anche in questo caso, non fermatevi, ma soprattutto non azionate il lavavetri, perché le uova miste all’acqua diventano collose e vi oscurerebbero il parabrezza fino a più del 90% e in questo caso sareste costretti a fermarvi al bordo della strada, diventando vittime di altre trovate criminali.
Queste sono alcune delle nuove tvecniche utilizzate dalle gang criminali arrivate in Italia dall’ Est Europeo. PER FAVORE FATE GIRARE INFORMATE LE VOSTRE AMICHE E CONOSCENTI.
Fate girare e importante
È importante

L’AVVISO È DIRETTO ALLE DONNE.

Entrambe le notizie sono una BUFALA colossale.
La prima risale al  2011 ed era stata tratta in modo esauriente da Attivissimo nel 2011:

Di fonti precise non ce ne sono: nessuna indicazione del luogo o della data in cui sarebbe avvenuto quanto descritto e nessuna precisazione su quale caserma di polizia sia stata contattata. C’è soltanto un allarme generico che rischia di creare un falso senso di sicurezza distraendo dai pericoli reali, come nota BeingStuart.com, che ha notato la straordinaria somiglianza di quest’allarme a quello già segnalato come bufala nel 2009 da UrbanLegends.about.com e proveniente dagli Stati Uniti, dove è stato smentito da varie forze di polizia. Si tratta, insomma, di una storia inventata all’estero e semplicemente adattata da mano ignota introducendo dettagli locali e una spruzzatina di razzismo (i Rom, assenti nell’appello americano).

La seconda sulle uova era gìà stata trattata da noi tempo fa:

Innanzitutto le uova, se tirate sul parabrezza, vanno via con l’acqua del tergicristallo senza problemi…in secondo luogo solo se non si aziona il tergicristallo c’è il pericolo di fare incidenti. Nessun comunicato dalla polizia o dai comunicati Ansa Si tratta di vecchi allarmi che tornano ogni 3 anni a spaventare la gente

Abbiamo già lungamente parlato in un nostro precedente articolo di un ricco filone di bufale dirette verso le donne, bufale che
capitalizzano sulla crescente sensibilità verso i reati di genere (obiettivo commendevole, di per sé) per confezionare notizie atte ad attirare click e fomentare odio verso determinate minoranze della società col pretesto di difendere la donna.
Questo testo è la traduzione in Italiano di una di quelle bufale, di provenienza però anglosassone.
Il testo originale, riportato da snopes.com si palesa infatti come la traduzione LETTERALE del testo proposto, fino all’appello a girare il testo alle vostre amiche e conoscenti
Già nel 2011 Paolo Attivissimo aveva registrato la “permutazione Italiana” della bufala, identica in ogni dettaglio all’originale tranne per due elementi chiave (in corsivo, le citazioni dirette):

  1. l’indicazione che si tratterebbe di una “INFORMATIVA DELLA POLIZIA / CARABINIERI” o con l’apparente garanzia della Questura di Milano“, o altre asseverazioni simili
  2. dettagli locali e una spruzzatina di razzismo (i Rom, assenti nell’appello americano)“, o altre minoranze oggetto di simili bufale.

Anche Silvio Passalaqua per hoax.it ha già protocollato simile bufala nel 2013, fornendo però un valido consiglio, cui consigliamo di attenersi:

Una Catena di sant’antonio che mira a terrorizzare chi la legge,  fa leva sulla paura per gli stranieri specialmente per quelli dell’est europa. Poi nel goffo tentativo di dare aiuto fa diffidare in modo sterile.
Leggete la catena ma ricordate di telefonare al 118 o associazioni di primo soccorso, chiamate il 113 o il 112 e segnalate il punto esatto dell’avvistamento. Se potete aiutare fatelo senza paura di essere violentate, picchiate o derubate. I malviventi non hanno nazionalità e i criminali possono malmenare e picchiare anche dentro la vostra casa,  non bisogna diffondere queste catene che fanno solo paura e diffondono l’odio razziale.

Ulteriori elementi a supporto della bufala, che unisce un elementare e condivisibile criterio di cautela a considerazioni inesatte, derivano dal blog Being Stuart, il quale riferisce:

Non vi è alcuna notizia di rapimento o stupro il cui modus operandi rientri in quanto descritto dall’appello. Inoltre lo schema “persona che chiede aiuto ma è una trappola” è molto similare ad altre bufale; soprattutto la tecnica descritta è assai improbabile che verrebbe realmente usata da uno stupratore. Di quest’ultimo aspetto, che rende di fatto improbabile che uno stupratore utilizzi questa tecnica predatoria, ne ero a conoscenza: uno stupratore non metterà mai in atto una tecnica di aggressione che lo privi della scelta diretta della vittima.

Come ben precisa Snopes:

[…] rapists would be surrendering one of the most basic components of their thrill: victim selection. Instead, they would be resigning themselves to having no say about who they would be assaulting, their Judas goats (the children they were using) making that choice for them.

Come per la bufala precedente, quindi, la mera plausibilità dei fatti descritti si scontra con la logica e l’assenza di episodi realmente avvenuti  e documentati.
Pertanto non si preoccupino i nostri lettori: non esiste alcuna traccia di gang di “stupratori dell’est” che adoperino bambini come esche. È comunque saggio, dinanzi ad ogni presunta situazione di pericolo, contattare il 118 e le forze dell’Ordine, persone senz’altro più competenti per organizzare i dovuti soccorsi e meno inclini agli errori che un soggetto terzo, sia pure in buona fede, inevitabilmente compirebbe.

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