Bimbo di 4 anni muore per l’influenza: mamma No Vax aveva rifiutato il medicinale prescritto

di Bufale.net Team |

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Bimbo di 4 anni muore per l’influenza: mamma No Vax aveva rifiutato il medicinale prescritto Bufale.net

L’antivaccinismo militante online ha molto in comune con le branche più terrificanti del complottismo. Una tempesta perfetta di complottismo, disprezzo per le autorità ed effetto Dunning-Kruger, la dolorosa sopravvalutazione delle proprie competenze di chi competenze non ha, portano a situazioni dolorose.

Come quando un bambino di 4 anni muore di influenza mentre sua madre rifiuta i medicinali che avrebbero potuto aiutarlo.

L’effetto Dunning-Kruger, spesso citato a sproposito da chi ne è vittima, è proprio questo: chi è perito in una materia ha tutti gli strumenti per autovalutarsi. Un medico esperto può rivedere la propria opinione e comprendere se ha compiuto un errore nel suo giudizio, o valutare l’opera di un collega (la cosiddetta “seconda opinione”). Un valente ingegnere potrà rivedere i propri calcoli alla ricerca di errori, un professionista seguirà con profitto corsi di aggiornamento che gli insegneranno nuovi metodi per fare quello che faceva prima, ma molto meglio.

Napalm51 e Goccediluna07, rispettivamente un complottista perso che si informa dalla Rete ed una ragazzetta pochitto pazzerella che ha memorizzato i testi di Napalm51 no.

Quando chi non ha che un’infarinatura raccogliticcia e primitiva di qualcosa cerca di comprendere un fenomeno che non ha studiato, nascono gli orrori.

La storia

La storia parte da una madre nel Colorado ed un figlio. Un bambino di 4 anni. La madre, fervente antivaccinista, è un’abituale frequentatrice di gruppi Antivaccinisti in lingua inglese, che usava anche come strumento di confronto su ogni tematica media.

La mente corre ai c.d. gruppi “pancini”, ovvero viene considerato perfettamente normale che una madre metta in discussione le scelte del pediatra dei propri figli sottoponendole non già al “secondo parere” di un ulteriore pediatra, ma ad altre sconosciute sulla base del “sono madre, quindi sono la miglior dottoressa di mio figlio”.

Cosa che, come vedremo non funziona così.

Tornando alla storia, come accade sovente troppe volte su Facebook, abbiamo una madre di un bambino di quattro anni e altri tre figlioli in età scolare, due dei quali avevano una diagnosi di influenza stagionale.

Il terzo, il piccolo di quattro anni, aveva i primi sintomi influenzali, tra i quali un forte stato febbrile che, nel piccolo corpo di un bimbo di 4 anni, si era manifestato in vere e proprie crisi epilettiche.

La madre, correttamente, si era rivolta al pediatra, che aveva prescritto al bimbo del Tamiflu un farmaco per la profilassi influenzale. Sostanzialmente, un farmaco che inibisce l’attività del virus, rendendo più difficile il contagio o la sua iniziale replicazioni.

Un farmaco che solitamente negli infanti non viene dato a cuor leggero: un medico che prescrive il Tamiflu, lo fa perché sa quanto sia seria la situazione.

Assai meno correttamente la madre ha deciso di sottoporre la situazione ad un gruppo di antivaccinisti.

Sostanzialmente, compiendo l’equivalente di chiedere ai citati Goccediluna07 e Napalm51 di leggere una ricetta medica e darne un responso.

E, come sarebbe accaduto rivolgendosi a Goccediluna07 e Napalm51, è accaduto il disastro.

Male consigliata, la madre ha preferito non somministrare il prescritto antivirale, e purtroppo la tragedia è arrivata.

Del resto, il finale di questa storia era già stato scritto quando, come da screenshot raccolte dai giornali locali (fortunatamente censurando i nomi, dato che solo alle autorità spetta il giudizio e la sanzione) gli sconosciuti interpellati su FB hanno proposto improbabili cure a base di lavanda e sambuco.

Solo quattro giorni dopo il piccolo è stato condotto in ospedale con una febbre a 40 gradi, morendo per i danni da questa causata al suo corpicino.

NBC News ha verificato e controllato la storia seguendo le dichiarazioni dei genitori e i post. Abbiamo verificato anche noi, e quindi abbiamo visionato le stesse in chiaro e le foto del piccolo.

Ma non abbiamo intenzione di darvi nomi e cognomi dei coinvolti. Non vogliamo. Non metteremo alla gogna nessuno.

Abbiamo un problema da esaminare: un bimbo di 4 anni muore per l’influenza, e a causa della cattiva informazione che viene fatta sui Social.

Non siamo qui per crocefiggere dei genitori che probabilmente vivranno il resto dei loro giorni attanagliati dai sensi di colpa e saranno oggetto delle indagini delle autorità locali, e non siamo qui per consegnare un piccolo cadavere alla morbosa attenzione di chi per lo scoop pubblicherebbe le foto di un feretro.

Siamo qui per parlare di altro.

Facebook, abbiamo un problema

E il problema l’ha ammesso lo stesso Social. Interpellato da NBC, un portavoce ha risposto

“This is a tragedy and our thoughts are with his family and loved ones. We don’t want vaccine misinformation on Facebook, which is why we’re working hard to reduce it everywhere on the platform, including in private groups.”

“Questa è una tragedia, e il nostro pensiero è rivolto alla famiglia ed ai cari del defunto. Non vogliamo che ci sia disinformazione antivaccinista su Facebook, e per questo stiamo lavorando duramente per ridurne l’incidenza ovunque sulla piattaforma, gruppi privati compresi”

Il Complottismo social, di cui l’antivaccinismo tende a diventare branca, ha mietuto e continua a mietere numerose vittime.

Oltre 300,000 censite dal sito Whatistheharm?, di cui diverse proprio per l’antivaccinismo.

Sovente, bambini.

Pensateci dunque quando decidete di affidare la vita di vostro figlio ad un gran consiglio di sconosciuti, quando ricevete una cartella clinica, una ricetta o un consiglio medico e decidete che il primo che passi per la via dicendo “Ma io sono mamma”, “Ma io sono genitore”, “Ma io sono ariano, sono cristiano, sono homo sapiens ed eucariote” possa per questo sostituirsi ad un medico.

Non vi fareste riparare la macchina dal primo che passa, non vi fareste compilare la dichiarazione dei redditi da uno fermato alla Stazione Termini, non vi fareste operare a cuore aperto dal venditore di frutta all’angolo.

Non dovreste affidare la salute e la sicurezza dei vostri cari ad uno sconosciuto.

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