Astrazeneca: Malori per il vaccino in Westfalia, perché non preoccuparsi

di Bufale.net Team |

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Astrazeneca: Malori per il vaccino in Westfalia, perché non preoccuparsi Bufale.net

Ci risiamo: leggete un titolo.

Magari è “Astrazeneca: Malori per il vaccino in Westfalia”, o “AstraZeneca, malori per il vaccino: ospedali interrompono somministrazioni in Nord Reno-Westfalia” o “AstraZeneca: vaccino sospeso in Germania, un’ondata di effetti collaterali”.

È un titolo gente: il contenuto dovreste leggerlo anche dentro.

È la versione triste della barzelletta dell’uomo che ha letto milioni di libri, ma solo i titoli perché nessuno gli ha detto che i libri possono essere aperti e contengono pagine  e pagine.

Solo che in questo caso la combinazione di titoli inevitabilmente “riassuntivi” e condivisori in malafede causano il patatrac.

Finché qualcuno non legge, e leggendo non approfondisce, ecco che ritornano gli immotivati timori sugli “effetti collaterali dei vaccini”.

Astrazeneca: Malori per il vaccino in Westfalia, perché non preoccuparsi

Perché ai titoli manca il soggetto.

Tutte le condivisioni che hanno visto parlano di malori per il vaccino in Westfalia, ok?

Ma leggendo gli articoli anche di dentro, scopriamo che si parla dei dipendenti delle cliniche.

Sostanzialmente sappiamo tutti che anche il vaccino più sicuro può presentare dei piccoli effetti collaterali noti.

Dolori al braccio, debolezza muscolare, in casi più forti un paio di giorni di febbriciattola… effetti collaterali passeggeri, che comportano solamente la necessità di riposare un paio di giorni.

Cosa che per il privato cittadino non comporta un granché, ma se sei il medico o l’infermiere che dovrebbe vaccinare decine di persone in quei due giorni, moltiplicato per tutti i colleghi che si sono vaccinati nel tuo stesso giorno, diventa un po’ un problema.

Vaccinare tutti i medici e gli infermieri della stessa struttura assieme, sostanzialmente, toglie tempo all’uso della struttura come hub vaccinale, ed è un problema logistico “per abili solutori”.

Da un lato devi vaccinare tutti i medici e gli infermieri, nonché gli operatori sanitari e il personale non medico perché una struttura non diventi un potenziale focolaio.

Dall’altro lato però se intendi utilizzare quella struttura dal primo giorno come hub per la distribuzione di vaccini, devi conciliare le due cose.

È il motivo per cui le campagne vaccinali non vengono lasciate al caso o all’improvvisazione, ma a coordinamenti anche a livello sovranazionale.

È pur vero quindi che il numero di reazioni avverse è stato superiore alla media, e si investiga sul lotto usato.

Ma è anche vero che si tratta di prevedibili reazioni di scarsa entità, e Facta al riguardo non può che precisare

In seguito al secondo incidente sopra riportato, il vicino circondario di Leer aveva brevemente interrotto la vaccinazione con il vaccino AstraZeneca in quanto aveva probabilmente ricevuto lo stesso lotto di vaccini della clinica di Emden, ma la sera del 16 febbraio ha dato nuovamente il via libera. Analoghi problemi sono stati riscontrati nel circondario di Minden-Lűbbecke, nella regione del Nord Reno-Westfalia, ma non ci sono state sospensioni della vaccinazione. L’Istituto Paul Ehrlich, istituzione federale tedesca su vaccini e biomedicine che si occupa anche della sorveglianza sui vaccini in Germania, sta investigando sui motivi dei numeri di reazioni al vaccino più alti di quanto atteso.

Una situazione analoga è stata riportati anche in Svezia, dove la regione del Södermanland (che include Stoccolma) il 12 febbraio 2021 ha temporaneamente sospeso la vaccinazione con il vaccino AstraZeneca, a causa di un numero relativamente alto di effetti collaterali dello stesso tipo (100 su 400 vaccinati circa).

Sia la clinica tedesca di Braunschweig, sia la regione svedese del Södermanland hanno esplicitamente posto l’accento sul fatto che il numero di persone colpite da reazioni collaterali è stato superiore a quanto atteso. È importante notare però che le sospensioni della vaccinazione sono temporanee e dovute esclusivamente alla necessità di avere personale in grado di lavorare o al desiderio di ulteriori indagini, e non alla gravità degli effetti collaterali. Tutti gli effetti collaterali qui discussi sono infatti nella norma di questi vaccini e, sebbene fastidiosi, leggeri: mal di testa, stanchezza e febbre. 

Nessuno sta dicendo che la notizia sia falsa. Ma la notizia va precisata, e precisandola si allontano i facili allarmismi.

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