Animali sostituiti da ologrammi al Circus Roncalli

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Animali sostituiti da ologrammi al Circus Roncalli Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti un post relativo al Circus Roncalli, famoso circo tedesco

Possiamo già dirvi che è una notizia vera. Potevamo mettere anche il tag approfondimento, ma facciamo che l’approfondimento lo offriamo noi, con un piccolo aiuto dei ragazzi di Fanpage.

Che avevano già coperto questa notizia il 4 giugno però.

Ma prima di andare avanti, guardate questo video, perché a volte per credere bisogna vedere. Ed anche per approfondire.

Fatto?

Allora di che si tratta? Non tenerci sulle spine!

Si tratta di una partnership un po’ particolare e tecnologica tra il Circus Roncalli di Colonia, in Germania e Optoma EMEA, la famosa ditta di proiettori per tutte le tasche.

Partnership basata sul segreto più antico dell’arte della prestidigitazione e dell’illusione: è tutto fumo e specchi, sempre fumo e specchi.

In questo caso gli specchi sono forniti da undici proiettori professionali modello Optoma ZU850, dalla luminosità di 8200 lumen, muniti di particolari lenti di proiezione.

Per la precisione, undici teleobiettivi motorizzati BX-CTA03, sempre di Optoma.

L’accoppiata consente di proiettare illusioni perfette su altri specchi: delle superfici piatte che circondano il ring, messe ad un angolo tale da renderle invisibili agli spettatori.

Le piattaforme di proiezione, e il semplice pulviscolo, rendono così l’illusione di fasci di luce che si trasformano in ogni sorta di fantastico animale (in realtà, normalissime proiezioni).

Il tutto non è dissimile da quello che otterreste in una vecchia dimora degli anni ’80 proiettando filmini e diapositive delle vacanze in una stanza buia, solo fatto infinitamente meglio.

Sono tempi difficili, e ci preme ricordare che né Optoma, né il Circus Roncalli ci pagano (anzi, ci pakano) per questo. Anzi, come ogni buon illusionista sa, aver spiegato il loro numero potrebbe aver detratto qualcosa dalla loro magia.

Che magia non è, ma prodigio della scienza e della tecnologia che auspichiamo di poter vedere sempre più spesso far parte dell’intrattenimento.

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