ALLARMISMO Reati Depenalizzati – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
ALLARMISMO Reati Depenalizzati – bufale.net Bufale.net

bufale
Ha recentemente suscitato molto scalpore la notizia, pubblicata da diversi portali e profili privati, in breve tempo divenuti troppi per essere censiti, la notizia secondo cui il Governo in carica avrebbe recentemente depenalizzato diversi reati lievi.
Ciò è del tutto inesatto. Non si parla di depenalizzazione, ma, effettivamente, di modifiche al regime di punibilità.
Andiamo con ordine e spostiamoci alla Legge 28 aprile 2014, n. 67, rubricata Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili. (14G00070) e pubblicata in Gazzetta Ufficiale al n. 100 del 2-5-2014, che all’articolo 1 prevede:

m) escludere la punibilita’ di condotte sanzionate con la sola pena pecuniaria o con pene detentive non superiori nel massimo a cinque anni, quando risulti la particolare tenuita’ dell’offesa e la non abitualita’ del comportamento, senza pregiudizio per l’esercizio dell’azione civile per il risarcimento del danno e adeguando la relativa normativa processuale penale;

Si parla quindi della punibilità: il fatto in sé, l’evento giuridico nella delega di Aprile non veniva “scriminato”, ovvero legalizzato, ma, in casi in cui quelle condotte vengano tenute in forma tenue da soggetto non abitualmente dedito, si ritiene che l’ordinamento possa non sanzionare l’atto, fermo restando il diritto per la persona che ne ha patito le conseguenze di ottenere il risarcimento del danno.
Così è rimasto anche nell’odierno dibattito sull’applicazione della delega: come sempre in Italia infatti una norma passa sotto silenzio fino al momento del redde rationem, ovvero quando, discutendo della sua applicazione, i suoi effetti pratici si fanno vicini.
Riporta la fonte del Sole 24 Ore

Riforma giustizia: sì all’archiviazione se il fatto è irrilevante
Lo schema di Dlgs che incide sulle condotte di «particolare tenuità» dà attuazione alla legge delega 67/2014 sulla messa alla prova e le misure alternative al carcere. L’archiviazione per tenuità del fatto potrà scattare per tutti i reati sanzionati con una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni o con una sanzione pecuniaria, prevista da sola o in aggiunta al carcere. Sono ricompresi alcuni reati contro il patrimonio, come furto semplice, danneggiamento, truffa, ma anche violenza privata o minaccia per costringere a commettere un reato. Previsto che l’archiviazione possa scattare in qualsiasi fase del procedimento, ma la quota maggiore è attesa in fase di indagini preliminare, con un alleggerimento del carico giudiziario.

Lo scopo è evidente: il Diritto Penale è la clausola di limite dell’ordinamento, la forza Punitiva dello Stato che si applica dove tutto il resto ha fallito.
E che nell’applicarsi consuma tempo e risorse: tempo e risorse che la delega di Aprile ritiene possano essere concentrate  sul delinquente abituale e responsabile di condotte che non siano manifestamente tenui.
Per intenderci, allo stato dei fatti è evidente che il topo di appartamento che fa “la ronda” in un quartiere continuerà ad essere punito e sanzionato, mentre potrebbero essere ritenute bagatellari situazioni che già il sentimento popolare porta a rendere “di fatto” non punibili invocando collette e lenienze, come il furto occasionale di modico valore, ad esempio in questo caso di cronaca avvenuto in un supermercato.
Nulla togliendo alla gravità del furto e di altri reati, si ritiene che in quei casi di particolare tenuità la redenzione del reo e la sanzione possano essere assolte in altre sedi, accettando dunque il “suggerimento” fornito dal “sentimento popolare”.
Se ciò sia giusto o sbagliato in assoluto, non ci è dato il pronunciarsi.
AdnKronos riporta comunque i pareri di personalità della politica, da cui ognuno potrà trarre il suo indirizzo.

“Pazzesco -scrive il leader del Carroccio su Facebook- il governo Renzi ha depenalizzato alcuni reati ‘lievi’, per cui niente galera per chi commette furto, danneggiamento, truffa e violenza privata. Con la sinistra al potere, l’Italia diventa il paradiso dei delinquenti. Io non mi rassegno, la Lega farà opposizione totale a questa follia”. Il primo in Forza Italia a esprimere contrarietà è il vice presidente del Senato: “Bisognerà esaminare con molta attenzione il provvedimento -dice Maurizio Gasparri- Il diritto penale non può essere piegato a esigenze che i cittadini potrebbero difficilmente comprendere. Un conto è semplificare la gestione delle vicende penali, altro è lasciare impuniti crimini che possono destare allarme sociale”.
La replica del ministro della Giustiazia Andrea Orlando è ferma. “Non è una depenalizzazione: il carcere non c’è per questo tipo di reati per cui viene prevista l’archiviazione”, precisa nel corso di ‘Bianco e Nero’ su Rai Radio1, a proposito dell’azione giudiziaria rispetto ai cosiddetti reati irrilevanti. “La Lega nord fa propaganda su questo punto ma sbaglia, perché l’estensione a dismisura dei reati al fianco di una diminuzione dei tempi di prescrizione, su cui il governo vuole intervenire, ha finora prodotto meno sicurezza e meno deterrenza”, denuncia il guardasigilli.
Non ci sta Donatella Ferranti (Pd), presidente della commissione Giustizia: ”A ogni provvedimento sulla giustizia riparte la grancassa leghista sul governo ‘salva ladri’, ma qui si tratta solo di evitare processi e dispendio di energie e risorse per il classico furto di una mela”. Le accuse sono quindi “infondate, in cattiva fede ed evidentemente strumentali” anche perché il decreto “è l’attuazione di una delega già approvata dal Parlamento e riguarda reati bagatellari puniti con la sola multa o con una pena inferiore ai 5 anni, reati insomma per i quali la custodia cautelare in carcere è già adesso esclusa. Il vaglio spetterà sempre al pm e al giudice, che terrà ovviamente conto anche delle considerazioni della vittima”.
Scende in campo anche Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, che chiama in causa le pregresse responsabilità del centrodestra: “L’introduzione di misure di non punibilità per reati di lieve entità non metterà certo a repentaglio la sicurezza dei cittadini, ma potrà consentire al Paese di avere una giustizia più celere ed efficace”, afferma Verini.

Il nostro? Ci poniamo in posizione di attesa, ma astenendoci da ogni allarmismo.

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli