ALLARMISMO E' ufficiale: il Microchip r-fid sbarca nella scuola italiana – Bufale.net
Circola da qualche giorno la presunta notizia dell’applicazione di Microchip r-fid nelle scuole italiane. Si tratta solo di un tag adesivo applicato sul libretto per monitorare le assenze e i ritardi degli studenti, ma c’è chi ha già intrapreso la strada del complottismo: “Per ora il microchip NON è impiantato sottopelle, ma la direzione intrapresa è inequivocabile“.
Parliamo dei fatti. Nel comune di Cles, in Trentino Alto Adige, gli istituti superiori Russell e Pilati hanno dotato i libretti degli studenti di un tag adesivo che consente, attraverso la rilevazione elettronica, di monitorare le assenze e i ritardi. I disagi di questo “controllo” non sono mancati, qualche studente immagina un futuro dove i microchip verranno impiantati sottopelle o l’utilizzo di radiocollari usati per gli orsi. Insomma, gli studenti non sono proprio contenti.
Prima di questi tag adesivi gli studenti erano monitorati attraverso l’utilizzo di un codice a barre. È ovvio che a qualche studente non sia piaciuto uno strumento più efficace per il controllo dei ritardi. Quanti di noi da piccoli saltavano le lezioni (e ricordiamo i modi di dire di questa pratica, come “marinare la scuola”, “facciamo sega” o”fatto filone”) e la facevano franca in un modo o nell’altro senza farlo sapere ai nostri genitori? Siamo sinceri.
L’adozione di questo sistema non sarebbe tanto diverso da quello del sistema di rivelazione delle timbrature al lavoro, i noti “badge”. Quando al lavoro si timbra la presenza per caso ci sentiamo controllati? Non sono per nulla invasivi della libertà della persona, rilevando solo l’orario d’ingresso e di uscita (e almeno, per chi ha gli straordinari pagati, è un ottimo sistema per garantire il registro delle ore in più).
Siamo abituati all’appello in classe, alla trascrizione delle assenze e il conteggio finale di queste per la valutazione finale (alcune scuole considerano le presenze in classe per i voti finali, un po come in alcuni corsi universitari), con il sistema elettronico si evade questa pratica e il calcolo delle assenze è immediato. Inoltre le famiglie potranno avere informazioni più precise sulla condotta dei propri figli, soprattutto se questi si comportano in maniera matura adempiendo ai loro doveri di studenti.
Sono anni che si parla di un futuro con microchip impiantati sottopelle, con fantomatiche storie e bufale clamorose, come quella del deputato del Movimento 5 Stelle Bernini e la fantomatica storia dell’impianto sottocutaneo reso obbligatorio dalla riforma del Sistema sanitario statunitense di Barack Obama (si parlava del 2013). C’è chi affermava, addirittura, che Papa Francesco riteneva i microchip r-fid come non satanici e una benedizione di Dio stesso: tutto falso.
Non sarà l’ultimo articolo allarmistico, purtroppo, su questo tema.
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