ACCHIAPPACLICK DISINFORMAZIONE Incredibile matrimonio tra un bambino di 9 anni e una donna di 62 anni – bufale.net

di Shadow Ranger |

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ACCHIAPPACLICK DISINFORMAZIONE Incredibile matrimonio tra un bambino di 9 anni e una donna di 62 anni – bufale.net Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti il seguente post di VideoWow, una pagina social che ricondivide testi da molte Camere dell’Eco a noi note come PandaPazzo, ViralGlobo e, in questo caso, Video da Condividere

Il link conduce al seguente articolo:

La storia che vi raccontiamo oggi ha dell’incredibile. Il tutto è avvenuto in Sud Africa. Il matrimonio che vedrete è davvero folle, e fa davvero rabbrividire. Una donna di 62 anni si è sposata con un bambino di soli 9 anni.

Con tanto di abito nuziale i due si sono scambiati l’anello. Ma com’è possibile che un bambino di soli 9 anni si sposi? In Sud Africa presso alcune culture tribali, questa pratica sembra essere normalissima. Una pratica che per noi è assurda, per loro è quasi la normalità.

Ogni cultura ha le proprie tradizioni, moltissimi bambini vengono promessi sposi fin dalla nascita, proprio come avveniva anche da noi molti ma molti anni fa. Fortunatamente si tratta di un matrimonio simbolico, infatti per fortuna non viene contemplato il contatto fisico tra la coppia, ma è una celebrazione di rito che sancisce il legame tra queste due persone.

Il bambino è uno dei più giovani sposi al mondo. Per essere precisi questo è il festeggiamento di un anno di matrimonio. L’anno prima infatti il bambino aveva detto “sì” a Hele. Come in molte credenze, secondo la famiglia del ragazzino gli antenati morti aveva detto al bambino di sposarsi.

Incredibilmente la sua famiglia ha preso sul serio questo messaggio “dal cielo”. La seconda cerimonia questa volta si è svolta nella casa della sposa difronte a 100 persone. I residenti sono rimasti colpiti dagli sviluppi del matrimonio. Sopratutto durante il brindisi in cui c’è stato il bacio tra il giovane Senele e la moglie.

Cosa ne pensi? Lasciaci un commento con le tue opinioni nell’apposita sezione, ciò che hai da dire ci interessa. Ti ringraziamo per la visita e per il supporto, e ti invitiamo a tornare per scoprire ciò che abbiamo in serbo per te.

Cosa ne pensiamo? Pensiamo si tratti della solita Clickbait, articoli con un titolone roboante del tutto inattinente al testo ed adatto a suscitare ogni sentimento di indignazione e viralità.

Trattasi della riedizione moderna dei Circhi Ottentotti, ovvero l’attitudine delle famiglie “perbene” dell’Ottocento Europeo di frequentare vere e proprie esposizioni itineranti di nuclei familiari prelevati da remoti villaggi africani ancora lontani dai contatti con l’Occidente e fomentare il proprio senso di superiorità attribuendo inferiorità ed arretratezza agli “Ottentotti” che erano andati a visitare.

Allo scopo, una notizia peculiare e curiosa del 2014 è stata ripulita e ritirata fuori dlale Camere dell’Eco per essere ripresentata a distanza di anni.

Quantomeno non siamo agli eccessi del solito VoxNews, che riportando questa “non-notizia” nel 2014 si peritava di condirla con affermazioni del tutto censurabili come

Siete convinti anche voi che “siamo tutti uguali”? Personalmente continuo ad avere delle perplessità. L’apartheid, in fondo, aveva una sua logica.

E neppure alla boutade clickbait di Libero, che all’epoca decise di dare alla notizia il sottopancia “Nozze nel Continente Nero”, sia pur riportando nel testo, al di fuori delle anteprime social, la realtà delle presunte nozze

“Ora però finirò la scuola e studierò sodo. Quando sarò più grande sposerò una donna della mia età”

Sarebbe infatti bastato ascoltare l’audio in inglese del video, e leggerne i rescritti su Toronto Sun e Mirror UK per capire che il rito, ancorché articolato, era una simulazione di matrimonio, una sceneggiata da inserirsi nell’alveo dei riti degli antenati.

Non si trattava di vere e proprie nozze, cosa che il viralizzatore prima dichiara e poi occulta con una frase dal sapore di supercazzola Mascettiana è una celebrazione di rito che sancisce il legame tra queste due persone, ma di un rito simulato per onorare la memoria degli antenati delle famiglie e esaudire una loro presunta richiesta postuma, che non comporta alcun esito: non ci sono state vere nozze, non ci sono stati doveri coniugali, non è successo niente. Entrambi i partecipanti, finito il rito, sono tornati alla loro vita di tutti i giorni.

Curiosità? Certo.

Incredibile matrimonio? Per niente.

C’era bisogno di scomodare l’apartheid? Neppure per sbaglio.

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