La bufala dei pedaggi green nel Decreto Infrastutture e perché non riusciamo a liberarcene
Avevamo affrontato la bufala dei pedaggi green nel Decreto Infrastutture solamente un giorno fa, eppure con questa si sta esplicando il medesimo effetto tipico riassumbile come il “Teorema di Brandolini o asimmetria delle Bufale”
Un fact checking richiede tempo e risorse. Condividerlo affronta le resistenze culturali e morali di chi, avendo condiviso una menzogna, preferisce difenderla fino alla morte o farla sparire sotto il tappeto per non ammettere di aver fatto figuraccia.

La bufala dei pedaggi green nel Decreto Infrastutture e perché non riusciamo a liberarcene
Una bufala continua a ripetersi, specialmente su argomenti caldi.
Ieri avevamo infatti smentito la bufala dei “Pedaggi green”, ma essa ci viene riproposta presa dagli aggregatori come MSN, con tanto di titoli come “cosa cambia davvero”
La bufala dei pedaggi green nel Decreto Infrastutture e perché non riusciamo a liberarcene
Cosa cambia davvero? Niente. Vi invitiamo, siccome ci avete segnalato la notizia, a cliccare nel campo fonte.

La “fonte”
Scoprirete che la fonte è una notizia cancellata. Una delle tante derivate direttamente dalla testata che per prima ne ha parlato salvo poi rettificare.
Per dettagli potete leggere sul nostro precedente articolo, non stiamo puntando le dita su nessuno. Il problema è che evidentemente il fact checking non si è diffuso più velocemente della bufala.
Il perché è stato descritto da altre testate virtuose, come Newsroom: tutti vogliono cavalcare il tema battente del Codice della Strada, da mesi ormai sotto assedio di fake news viralizzabili perché colpiscono la mobilità italiana ed i suoi grandi interessi.
L’unico, sparuto fondo di verità è contenuto nell’articolo 11 del Decreto Infrastrutture, che modifica la disciplina delle concessioni autostradali per allinearsi alle richieste europee e rendere il sistema più efficiente e trasparente, rendendo quindi future modifiche più agevoli ma senza stabilire modifiche in particolare, come l’immaginaria modifica “green”.
Ma a questo punto ormai il danno è stato fatto, e l’immaginaria storia dei “pedaggi green” è divenuta immortale.
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