POLIZIA POSTALE Vittime di ricatti sessuali accettando la richiesta di amicizia Facebook – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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POLIZIA POSTALE Vittime di ricatti sessuali accettando la richiesta di amicizia Facebook – Bufale.net Bufale.net

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Diverse persone sono rimaste vittime di ricatti sessuali accettando la richiesta di amicizia di una tale Flora Duvie. Convinti a partecipare a un incontro erotico in cam, li registrava e poi li ricattava: o paghi o finisci in Rete.
Riportiamo la segnalazione Marco Valerio Cervellini della Polizia Postale in merito alle richieste di amicizia che arrivano via Facebook. Ecco il testo:

Attenzione alle richieste d’amicizia che arrivano sull’account Facebook che nascondono spesso insidie e pericoli. Infatti nell’agrigentino diverse persone sono rimaste vittime di ricatti sessuali accettando la richiesta di una certa Flora Duvie, che contattava uomini sul famoso social network e mostrandosi disponibile proponeva l’incontro in cam attraverso Skype dove si mostrava nuda invitando l’altro a fare altrettanto.Successivamente il ricatto: “O paghi o finisci su Youtube”.Molti hanno pagato somme che andavano dai 200 ai 500 euro. Diverse le denunce presentate alla Polizia postale di vittime che non sapevano cosa fare. Un uomo ha addirittura pagato per ben due volte ma alla terza richiesta si e’ deciso a denunciare tutto.Ieri mattina Flora Duvie (nome e profilo ovviamente falsi) avrebbe mandato online un video compromettente in cui il protagonista e’ un uomo molto noto di Agrigento. Il video dirato 15 minuti riportava anche il nome e cognome della vittima a con accanto una scritta in cui veniva accusato di essere un pedofilo.Il video e’ stato rimosso e il profilo di Flora Duvie dietro la quale non si sa ancora chi si sia nascosta o nascosto, è stato cancellato. Purtroppo per bloccare questo fenomeno ci vuole tempo.La vittima deve prima fare una querela a seguito della quale verrà avviato un procedimento penale e la richiesta del magistrato a Facebook di avere i dati relativi al profilo del ricattatore e poi si attende la decisione del social network. Insomma come sempre per avere giustizia ci vuole tanto tempo.
Meglio prevenire prestando particolare attenzione alle richieste d’amicizia tenendo conto dei rischio a cui si va incontro. Pertanto attenzione alla rete sennò ci finirete anche voi.

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