No, non è vero che la Svizzera vuole togliere gli antitumorali ai bambini russi

di Bufale.net Team |

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No, non è vero che la Svizzera vuole togliere gli antitumorali ai bambini russi Bufale.net

Ci risiamo: le fonti russe tendono a caricare a testa bassa l’Occidente, inventando narrazioni da far impallidire il più scafato “Kindness content” su TikTok e YouTube, ovvero i video lacrimosi con “The Wisp Sings” di Winter Aid sullo sfondo mentre succedono cose poco probabili anche per un video cringe a base di bambini malati, poveri sventurati e persone che non hanno un milione di potenza in Rise of Kingdoms

No, non è vero che la Svizzera vuole togliere gli antitumorali ai bambini russi

No, non è vero che la Svizzera vuole togliere gli antitumorali ai bambini russi

In questo caso le fonti russe accusano Roche, farmaceutica Svizzera, di aver tolto ai bambini russi la cura per il cancro.

Come in casi simili, di cui uno riguardante una ditta farmaceutica occidentale, si tratta dell’ennesima fakenews filorussa.

No, non è vero che la Svizzera vuole togliere gli antitumorali ai bambini russi

La narrazione è sempre la stessa: gli Occidentali sono cattivi, gli occidentali sono nazisti, gli occidentali vogliono commettere genocidio del popolo russo per vendetta contro l’Armata Rossa e quando l’ultimo “vero comunista vintage”, aka l’ultimo Russo sarà morto l’umanità sarà trascinata nel reboot fatto male di “La svastica sul sole”, romanzo distopico in cui la Germania Nazista ha vinto la guerra creando un Reich Eterno.

Scopo della narrazione è ovviamente demonizzare l’Occidente tutto creando dissenso esterno e compattando il consenso interno (se gli Occidentali sono genocidi nazisti che vogliono uccidere i Russi, allora i Russi devono combattere l’Occidente stesso), nonché far leva sul dissenso esterno per chiedere la rimozione delle sanzioni, nel paradosso evidente di una Russia dipendente dall’economia e dalla tecnologia occidentale che esige dai “Nazisti” la fornitura delle loro creazioni.

In realtà, come confermato dal comunicato di Roche e da TASS, si parla di Mabthera, un farmaco per uso oncologico a base di rituximab che semplicemente non era mai stato importato in Russia, nella formulazione interessata, dal momento della sua esistenza.

Come confermato inoltre da fonti internazionali, si trattava di una una autorizzazione orfana: non puoi togliere a qualcuno qualcosa che quel qualcuno non ti ha mai chiesto.

Semplicemente in Russia vengono usati altri farmaci a base di rituximab per lo stesso scopo, Roche non ha mai venduto una singola fiala della formulazione indicata di Mabthera e quindi ha formalmente cessato di provarci.

Conclusione

Non è vero che la Svizzera vuole togliere gli antitumorali ai bambini russi: il farmaco Mabthera non è mai stato venduto sul territorio Russo.

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