Le origini del nome di Super Mario, l’italiano (più o meno) più famoso

di Bufale.net Team |

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Le origini del nome di Super Mario, l’italiano (più o meno) più famoso Bufale.net

Le origini del nome di Super Mario, come le origini del personaggio, sono una continua sorpresa nota agli affezionati del videogioco e della grande N e che il recentissimo film cinematografico ha riportato alla luce.

Le origini del nome di Super Mario, l'italiano (più o meno) più famoso

Le origini del nome di Super Mario, l’italiano (più o meno) più famoso

Apprezzato da molti, criticato da pochi (e oseremmo dire disinformati) per l’interpretazione di Chris Pratt di Mario come latore di un accento vagamente Italiano, “Mario Mario” (come vedremo, nome ufficiale, ufficialissimo, a tratti no ma il più delle volte sì) si ispira in parte ad un personaggio pre-esistente e privo di nazionalità e in parte ad un italoamericano, Mario Segale.

Le origini del nome di Super Mario, l’italiano (più o meno) più famoso derivano infatti da un italoamericano: Mario Segale.

Le origini del nome di Super Mario, l’italiano (più o meno) più famoso

Super Mario è il tipico caso di “breakout character”, “personaggio che buca lo schermo”. Come Fonzie in Happy Days, Lamù in “Lamù la ragazza dello spazio” (in originale “Urusei Yatsura”, “I casinisti dello spazio”) e Sheldon Cooper in The Big Bang Theory Mario non era lì per restare.

Cosa hanno in comune i personaggi citati? Fonzie avrebbe dovuto essere un semplice comprimario del vero protagonista Richie Cunningham, prima di rubargli la scena. Sheldon Cooper avrebbe dovuto essere “uno degli amici di Leonard”, prima di diventare il volto del franchise. Lamù avrebbe dovuto essere “una dei casinisti” e si è ritrovata ad essere la coprotagonista della serie con Ataru.

Mario al principio non aveva un nome né una storia.

Era “Jumpman”, un “carpentiere” la cui ragione d’essere era sfidare Donkey Kong nell’omonimo gioco per salvare la sua fidanzata “Lady”.  La storia di “Jumpman” sarebbe quindi finita lì.

Un ometto presentato come un “carpentiere” per dare l’immagine di un lavoratore in grado di saltare (“Jumpman”, uomo del salto) tra cantieri, baffuto e nasone perché con pochi pixel a disposizione non puoi creare un personaggio realistico, nato perché Nintendo non era riuscita a procurarsi i diritti per fare un gioco su personaggi famosi come Braccio di Ferro e la sua gang.

Nelle intenzioni di Shigeru Miyamoto, visto il successo di “Jumpman”, egli sarebbe riapparso in altri giochi come un personaggio tappabuchi, una mascotte chiamata “Mr. Video”: ma se così fosse accaduto probabilmente oggi non ci sarebbe un franchise.

Entra ora in scena Mario Segale, sanguigno imprenditore italoamericano che aveva affittato a Nintendo of America dei locali proprio dedicati alla produzione e vendita di Donkey Kong. Si racconta che proprio una sua esplosione di ira nel chiedere l’affitto arretrato abbia portato a Nintendo l’idea di dedicargli il tenace ometto chiamato Jumpman.

Il successo di Mario lo condusse alla saga di “Mario Bros.”, in cui compare anche il fratello Luigi. Anche qui il motivo è prosaico: nei giochi arcade, per console domestiche e anche negli spin-off portatili per Game&Watch (il primo videogame portatile di Nintendo, gioco singolo su piccolo giocattolo a cristalli liquidi), era possibile giocare anche in due, ma un personaggio uguale avrebbe confuso i giocatori.

Si decise così che il secondo giocatore avrebbe avuto un nome italiano come quello di Mario, ovvero Luigi, e che avrebbe avuto colore opposto a quello di Mario. Laddove Mario era perlopiù rosso, Luigi sarebbe diventato verde.

Ogni saga crea una sua “lore”, una sua leggenda interna. Non abbiamo ambizione di riassumere la biografia di Mario e Luigi negli anni, un pezzetto della quale lo godrete al cinema. Ma esiste un canone stabilito, arricchito dai personaggi che hanno dato nome e volto alla leggenda.

La storia e la leggenda di Mario e Luigi

Scopriamo quindi che in Donkey Kong Mario era un carpentiere di New York, ancora con un lavoro non meglio precisato, fidanzato con una donna che poi sarebbe stata nota come Pauline e proprietario di una scimmia di nome Donkey Kong che, sentendosi maltrattato, aveva rapito Pauline per vendetta.

Salvata Pauline, Mario e Luigi, diventati ufficialmente idraulici, si sono dedicati nella saga di “Mario Bros.” a salvare New York da strane tartarughe e altri mostri sbucati dalle fogne.

Mostri la cui origine è stata scoperta nella saga di Super Mario, dove Mario Mario (cognome ufficiale, vedremo) e Luigi hanno scoperto il Regno dei Funghi, pacifico mondo governato dalla bella principessa Peach Toadstool, sempre insidiata dal malvagio Bowser e il suo esercito di tartarughe e funghi (assai probabilmente gli stessi tracimati nelle tubature di Mario e Luigi).

Inizialmente negato, il cognome di Mario diventa “Mario”. Nel 1992, con le possibilità multimediali che consentono di dare una voce al personaggio, si decide che Mario avrà la voce di Charles Martinet, doppiatore Americano che sceglie non lo stereotipo dell’Italiano “alla padrino”, ma un italiano gioviale e amichevole, eroico e buon lavoratore, ispirato dal ruolo di un “carpentiere eroe” che gli era stato suggerito.

Ruolo che Mario non avrà per sempre: nella sua “biografia ufficiale” viene inizialmente menzionato che i suoi mille impegni, tra cui salvare il Regno dei Funghi, le Galassie, giocare a Kart, scoprire tesori e persino curare malattie non gli lascia più tempo per il suo mestiere. Una correzione successiva conferma però che Mario e Luigi sarebbero sempre pronti a tornare al lavoro, che ufficialmente non hanno mai lasciato: è solo che partecipare alle Olimpiadi, salvare interi multiversi e tutte le loro attività tendono a rubare loro tempo prezioso.

Nell’attuale canone Mario e Luigi hanno quindi delle compagne regali: le principesse Peach e Daisy, mentre Pauline, riappacificata con Donkey Kong e la sua stirpe, adesso è sindaco di una popolosa città moderna al confine del Regno dei Funghi, sede di un parco nazionale dove la famiglia di Donkey Kong può vivere in pace nelle pause delle loro grandi avventure ed ha accettato sportivamente la fine della sua relazione con Mario divenendo buona amica sia dell’ex innamorato che della nuova fiamma di lui.

Le avventure dell’Italiano più famoso del mondo non si fermeranno, ed oggi sono ancora al cinema.

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