BUFALA Il ritorno degli Elicotteri Neri – bufale.net

di Shadow Ranger |

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L’explicit del noto film Mad Max: Oltre la Sfera del Tuono recita

Gli anni passano rapidamente, e giorno dopo giorno abbiamo fatto la nostra storia raccontando la nostra leggenda. Ma questa non è la storia di uno. È la storia di tutti noi. E voi dovete ascoltare, e ricordare. Perché voi oggi ascoltate, e domani racconterete ai nuovi nati. Io ora guardo dietro di noi, nella nostra storia passata. Vedo noi cominciare il viaggio verso casa, e ricordo come arrivammo qui e quanto fummo felici, perché vedemmo come era una volta. Abbiamo guardato, abbiamo capito di avere ragione. Quelli del passato avevano il sapere, cose al di là dell’immaginazione, anche al di là dei nostri sogni. Il tempo passa e continua a passare, e ora sappiamo che ritrovare il segreto di quello che si è perso sarà difficile.

E se la storia diventa leggenda, le bufale nascono dalle leggende metropolitane, i racconti passati di mano di mano su fogliacci stampati, di bocca in bocca a colpi di mi ha detto mio cugino che una volta ha visto…

Reggetevi forte, perché oggi ci è stato segnalato il ritorno di una delle leggende metropolitane più antiche dell’ evo moderno:

Sapete qualcosa su elicotteri neri in volo poco prima di un temporale o di cattivo tempo?

La leggenda degli elicotteri neri

Il primo fantomatico avvistamento degli elicotteri neri si verifica nell’America degli anni ’60, legato a filo doppio ai Man in Black, gli uomini in nero immortalati in una fortunata serie di film cinematografici con Will Smith: sostanzialmente, i complottisti dell’Ufologia, dinanzi al problema evidente dell’assenza di prove degli UFO come omini grigi che rubano pezzi di mucche (probabilmente per farsi un bel panino di trippe e lingua all’Autogrill Spaziale…), postularono l’esistenza di elicotteri neri, pieni di uomini in nero che, come nella saga cinematografica, erano pronti a calare dal cielo nei luoghi di osservarmento per sparafleshare tutti i presenti, occultare le prove e lasciare due vacche morte e mutilate sul posto per nascondere al popolo l’arrivo della feccia dell’Universo, con alcune teorie ancora più balzane per cui gli stessi Men in Black sarebbero alieni, o ibridi alieni (esattamente come nella saga cinematografica che deride il fenomeno il brillante agente J collabora con le più bizzarre ma simpatiche creature aliene per consentire loro una vita lontana dai riflettori e rimandare nello spazio gli alieni cattivi).

La teoria del complotto dei Men in Black coi loro elicotteri neri pronti a cancellare le tracce di UFO ghiottoni, se non a partecipare alle mutilazioni del bestiame (per cercare ad esempio di combattere il morbo della mucca pazza nel modo più splatter di sempre o fornire materiale fresco a satanisti con la VISA) finì ad impattare come un treno sui fatti: le “mutilazioni del bestiame” erano e sono perfettamente spiegabili con l’azione di animali selvaggi ed insetti saprofagi, commista ad una certa vis emulativa di crudeli e beffardi burloni inclini a capitalizzare sulla bufala, a quel punto argomento top dei media.

A questa leggenda probabilmente dobbiamo anche il telefilm Supercopter, noto in originale come Airwolf (usato come immagine di copertina), dove il talentuoso pilota Stradivarius Hawke, nello stile di altri show di quel periodo come Supercar e Street HawkIl falco della strada entra in possesso di uno straordinaro elicottero nero munito di tecnologie fantascientifiche che usa per combattere il crimine unitamente alla sua grande abilità di pilota. Sarebbe interessante notare come in tutti e tre gli show l’abile pilota sia munito di un mezzo nero ed anonimo, echeggiante il Cavallo Nero di Zorro ed elevato a simbolo di bravura ed eroismo mentre nelle leggende metropolitane l’Elicottero nero diventa il simbolo del male, ma ci limiteremo ad esaminare la teoria del complotto in se stessa.

Ma si sa, una buona teoria del complotto è dura a morire, ed era un gran peccato smettere di tirare fuori la storia degli elicotteri.

Finita la Grande Stagione degli avvistamenti ufologici e dei rapimenti di bestiame, non si potevano certo lasciare i nostri poveri Men in Black coi loro Elicotteri Neri disoccupati: la benzina per gli elicotteri non si paga da sola, ed anche gli omini in nero immaginari su elicotteri immaginari hanno un mutuo immaginario da pagare.

Così ecco che i MiB saltano di cospirazione in cospirazione diventando i custodi delle scie chimiche, altra teoria del complotto assai in voga in questo periodo, ed in questa forma tornano prepotenti agli allori della cronaca degli anni 2000.

E cosa non facevano gli Elicotteri neri nel 2008: trasformavano la Gendarmeria Europea in un pericoloso esercito paramilitare, mappavano il territorio per dire agli aerei che spargono le scie chimiche dove trovare le rotte migliori (un po’ come la pesca al tonno più assurda di ogni tempo), appiccano incendi e con la loro presenza spaventano i complottisti impedendo loro le loro ricerche (perché avere Will Smith all’improvviso in casa che ti canta un rap dei tuoi deve essere un’esperienza davvero destabilizzante).

Generalmente, il caposaldo della teoria dei primi anni 2000 tornata adesso è: sono neri, non hanno insegne, quindi sono misteriosi e complottistici.

Ma attenzione: sono neri perché sono neri, o sono neri perché volete che lo siano?

La domanda non è oziosa, e spiega il fenomeno della loro misteriosa apparizione negli anni: da che mondo è mondo, scattare una foto o riprendere un soggetto col sole alle spalle, trasforma lo stesso in una sagomina scura, molto ricercata dai fotografi concettuali, incubo di chi vorrebbe uno scatto dei suoi cari durante le vacanze e si ritrova con delle sagomine scure su uno sfondo indistinto.

Le foto più diffuse degli elicotteri neri in Italia ritraggono infatti normalissimi Bell 412, diffusissimi elicotteri usati come eliambulanze e da Elisoccorso, Carabinieri, Forestali e GdF, come le foto dei loro antenati americani ritraggono elicotteri Black Hawk o altri mezzi diffusi nell’America di quel tempo.

Se vedete dunque un misterioso elicottero nero, guardate altrove: guardare il Sole fisso senza lenti protettive è il modo migliore per danneggiarsi la vista.

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