No, non è vero che la Banca d’Italia ha coniato le monete da 500 €
Da giorni circola la notizia secondo cui la Banca d’Italia avrebbe messo in circolazione nuove monete da 500 euro, descritte addirittura come identiche a quelle da 2 euro.
Come riporta l’articolo, “è doveroso approfondire un tema molto importante riguardante le monete coniate da 500 euro”.

No, non è vero che la Banca d’Italia ha coniato le monete da 500 €
Basta però andare avanti di qualche riga per rendersi conto che la notizia, oltre a non avere alcun fondamento, si regge sul solito titolo acchiappa-click: non esistono monete da 500 euro. Sul sito della Banca d’Italia è chiaramente indicato che i tagli ufficiali delle monete in euro sono solo otto: 1, 2, 5, 10, 20 e 50 centesimi, più 1 e 2 euro.
No, non è vero che la Banca d’Italia ha coniato le monete da 500 €
L’articolo gioca sulla confusione con le banconote da 500 euro, che dal 2019 non vengono più stampate ma restano comunque a corso legale. In realtà, dopo aver attirato i lettori, svela che sta parlando delle monete commemorative da 2 euro e di alcuni rari esemplari con errori di conio. È vero che certe edizioni, come quella dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia o ad altre ricorrenze storiche, possono raggiungere sul mercato collezionistico valutazioni anche di 300-500 euro. Ma si tratta pur sempre di monete da 2 euro, prodotte in quantità limitata e ricercate dagli appassionati.
In numismatica, alcuni errori o varianti particolarmente rari possono spuntare cifre elevate, ma si tratta di casi eccezionali e da periziare. Questo non significa che le comuni commemorative “valgano 500 euro”: l’articolo prende un’informazione vera e la usa per alimentare l’illusione che la 2 € 2011 abbia un valore simile, senza che questo trovi riscontro nei dati reali di tiratura o nei listini di mercato.
E non è tutto: ci sono altri errori nell’articolo.
Nel 2004, ad esempio, l’Italia ha effettivamente emesso una moneta da 2 euro commemorativa, ma dedicata al 50° anniversario del World Food Programme (Programma Alimentare Mondiale), non al “cinquantesimo della Repubblica” come riportato. Inoltre, la 2 euro del 2011 dedicata all’Unità d’Italia è stata emessa in ben 10 milioni di esemplari, una tiratura troppo alta per poter giustificare i valori astronomici suggeriti.
In definitiva, non esistono nuove monete da 500 euro: i tagli restano quelli stabiliti dall’euro, e la Banca d’Italia non ha coniato nulla di diverso.
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