Le strane scuse del pilota russo Artyom Severyukhin sul saluto romano con inno di Mameli

di Redazione Bufale |

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Le strane scuse del pilota russo Artyom Severyukhin sul saluto romano con inno di Mameli Bufale.net

Il giovane pilota russo, Artyom Severyukhin, che durante una gara di kart aveva deciso di festeggiare la vittoria con il classico saluto romano, ha provato a scusarsi tramite i social creando però ancor più imbarazzo. Il 15enne aveva appena vinto la gara di karting, valida per l’Europeo di specialità, sulla pista portoghese di Portimão e qui improvvisamente si è lasciato andare al saluto nazista, con il braccio proteso verso l’alto.

Come si è scusato il pilota russo Artyom Severyukhin sul saluto romano con inno di Mameli

Altro aggiornamento, dunque, dopo le prime notizie che vi abbiamo riportato ieri. Immediatamente si sono scatenate polemiche a riguardo, anche perché è impensabile fare un gesto di questo tipo conoscendo tutta la storia del nazismo e le atrocità che ha generato. Sta di fatto che Artyom Severyukhin è stato inevitabilmente licenziato, un atteggiamento di questo tipo non può essere tollerato.

Dopo aver perso il suo lavoro, ecco che sono arrivate come da copione le scuse del giovane pilota russo tramite un video pubblicato sui social. Artyom Severyukhin ha esordito spiegando come non fosse a conoscenza del significato di quel gesto, lui non ha mai supportato il nazismo, così come il saluto romano, e lo considera uno dei peggiori crimini dell’umanità.

Il giovane pilota russo ha poi continuato su Twitter dicendo che poteva gareggiare in quanto lui avesse la licenza italiana, visto lo stop imposto agli atleti russi per la guerra in Ucraina, e proprio il suo team di italiani gli aveva mostrato come in Italia è costume battersi la mano sul petto per festeggiare. La colpa quindi sarebbe di alcuni ragazzi italiani, lui non aveva intenzione di dar vita al saluto nazista, voleva solo fare quel gesto tipicamente italiano.

Per lui non c’è mai stato supporto verso il nazismo o il razzismo, ma sa di aver sbagliato e quindi si è detto pronto ad essere punito. Non aveva intenzione di offendere nessuno e per questo ha voluto chiedere scusa. Sta di fatto che nessuno in Italia, dopo una vittoria sportiva, festeggia nel modo in cui Artyom Severyukhin ha festeggiato sul podio, non c’è questa tradizione di battere la mano sul petto e di protrarre il braccio verso l’alto. Non si mette bene per il pilota russo dopo il saluto romano.

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