Questa volta il campione Mondiale di Pokémon è Americano e arriva la novità Champions

di Shadow Ranger |

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Questa volta il campione Mondiale di Pokémon è Americano: e l’America ha piazzato in giro per il mondo una serie di personalità chiave. Leone XIV a Roma, nuovo Papa per esempio, ma anche diversi dei campioni nel Mondiale di Pokémon di Anaheim.

L’anno scorso abbiamo visto assieme la vittoria dell’italiano Luca Ceribelli, secondo vincitore italiano del titolo mondiale dopo Arash Ommati nel 2013.

Speravamo tutti di non dover attendere altri dodici anni per un Campione, anzi, confidavamo patriotticamente nella tripletta. Del resto con tre italiani nella lista dei favoriti Europei (il Campione Uscente Ceribelli, Federico Camporesi e Francesco Pio Pero) e Marco Silva tra i favoriti, il VGC categoria Masters (adulti) era in salde mani.

Questa volta il campione Mondiale di Pokémon è Americano e arriva la novità Champions

Questa volta il campione Mondiale di Pokémon è Americano e arriva la novità Champions

Ma quest’anno non è andata: solo Giuseppe Musicco è arrivato agli ottavi di finale, messo fuori da Montana Mott (USA), e il podio ha visto due americani, Giovanni Cishcke e James Evans, terzo posto al Giapponese Kimura.

Parimenti la “casa” (parliamo dei mondiali di Anaheim) ha preso anche il campione dei Senior (adolescenti), lo Statunitense (e due volte campione) Kevin Han e Luke Whittier per i Junior.

I favoriti Italiani

I favoriti Italiani

Canadese il vincitore Master del gioco di carte, con Riley McKay, col cinese Fuguan Liao tra i Junior e il giapponese Yuya Okita tra i Junior (secondo posto comunque, ad un Americano).

I favoriti in assoluto

I favoriti in assoluto

Il MOBA Pokémon Unite ha visto trionfare un team di Lima, Perù Unite, in grado di superare i giapponesi di Zeta Division, mentre Indiano è il trofeo di Pokémon Go, l’app per cellulare.

A sorpresa nessuno dei favoriti (Glick, Silva, Kimura) si è avvicinato al podio.

La Finale del VGC

La finale del VGC è stata ribattezzata nella sezione commenti dello streaming “Il Derby del Team Rocket“, dal nome dei due partecipanti, James e Giovanni, che rispecchiavano ironicamente i nomi di due personaggi della saga videoludica e della serie animata.

Rispettivamente, e vedremo profeticamente, Giovanni, il leader del Team Rocket, organizzazione dedita a sfruttare i Pokémon per ottenere il dominio del mondo, e James, “picciotto” dell’organizzazione stravagante e un po’ bizzarro, eterno secondo ma simpatico condannato alla sconfitta.

Il pezzo forte del vincitore

Il pezzo forte del vincitore

Nonostante la profezia avverata con la vittoria di Giovanni Cishcke Evans ha venduto cara la pelle: nonostante secondo portali come Pikalytics il Regolamento I (l’elenco dei bestioli ammessi) veda Miraidon, “leggendario di copertina” di Pokemon Violetto come Pokemon più usato, entrambi hanno basato la loro strategia sull’emergente Koraidon, controparte del “gioco appaiato” Pokemon Scarlatto un tempo negletto nelle scelte.

Un testa a testa “al meglio dei tre” dove tutti e tre i round sono stati giocati e dove il Crinealato di Cischke ha portato la vittoria terastalizzando (meccanismo del gioco attualmente a scaffale che consente di aggiungere un tipo al Pokemon prescelto, che influenza le debolezze dello stesso e aggiunge un bonus di attacco sul tipo aggiunto) Astrale (il “nuovo tipo” aggiunto nei DLC che mantiene il tipo dal punto di vista difensivo aggiungendo dei bonus di attacco).

E il “Derby Rocket” ha così chiuso un’era.

La fine di un’era: arriva Pokémon Champions

Sin dal 2009, primo anno in cui ai Mondiali ci fu il videogame i Mondiali sono sempre stati basati sul gioco e sulle console sullo scaffale nel periodo della loro organizzazione.

I Mondiali del 2009 richiedevano la cartuccia di Pokemon Platino e il possesso di un Nintendo DS o varianti.

Da allora, salvo la pausa Pandemica, i Mondiali hanno sempre richiesto una cartuccia della serie regolare e una console idonea: il DS e varianti, il 3DS e varianti per arrivare a Nintendo Switch.

In una sorta di “reciproche influenze” i giochi della serie principale hanno sempre da allora introdotto nuovi meccanismi per rendere le lotte in doppio, quelle usate nei tornei, sempre più emozionanti.

Introduzione della Megaevoluzione

Introduzione della Megaevoluzione

Pokemon XY ha introdotto la Megaevoluzione, “evoluzione temporanea” che trasforma abilità, tipo e statistiche di un Pokemon ma non le sue mosse. Pokemon Sole/Luna e UltraSole/UltraLuna ha introdotto le “Mosse Z”, una mossa potenziata basata sulle quattro mosse usate dai Pokemon da usarsi una sola volta per sfida, che può essere usata in combinazione con le Megaevo.

Pokemon Spada/Scudo aveva introdotto le Evoluzioni Gigamax, per “ingigantire” i Pokémon per tre turni modificando le proprietà delle loro mosse, aumentando i punti salute degli animaletti e aumentandone il potere, rimuovendo però i gimmick precedenti. Idem con l’attuale generazione, che sostiusce tutti i gimmick passati col Terastal un tipo aggiuntivo.

Quest’anno è stata aggiunta la new entry Nintendo, Switch 2.

E fino a questo momento è sempre andata così: compri il gioco, finisci il gioco, raccogli oggetti utili in gioco per allenare le tue bestiole (o ricorri a qualche trucchetto sleale, ma ovviamente a tuo rischio e pericolo dato che le competizioni sportive hanno controlli per evitare “doping” fisici e virtuali), ti presenti in gioco.

Sfida su Battle Revolution

Sfida su Battle Revolution

Nel 1999 HAL Laboratory aveva sviluppato un gioco, Pokémon Stadium, per fare sfide tra Pokemon (nel formato singolo, tre contro tre) usando un Nintendo 64 e le cartucce di Rosso/Blu/Giallo. Un seguito, “Stadium 2”, aggiunse la compatibilità con Oro/Argento, la seconda generazione di giochi.

Nel 2006 Genius Sonority, Inc., ditta creata apposta per sviluppare giochi Pokemon su console principali, portò Pokemon Battle Revolution su Nintendo Wii, sistema per giocare online usando i Pokemon delle cartucce di Diamante e Perla in vari formati di gioco, con una grafica 3D e un commento generato digitalmente.

I Mondiali del 2009 non usarono PBR, che nacque e morì proprio per il suo mancato supporto all’online.

Questa volta The Pokemon Corporation ci riprova con ILCA, studio che già ha lavorato su altri titoli della saga e che in Joint Venture con la Casa Madre ha prodotto Pokemon Champions.

La terza volta è la buona: i Mondiali del 2026 useranno Pokémon Champions

Cosa è Pokèmon Champions

Pokémon Champions è un nuovo titolo annunciato sia per console Switch/Switch 2 che per cellulare, e focalizzato sui soli combattimenti.

Sostanzialmente tutte le bestiole che i giocatori hanno raccattato negli anni potranno essere inviate mediante Pokemon Home (servizio di “custodia” per trasferire bestioline catturate in Pokemon Go e tutti gli altri titoli disponibili per Switch, con possibilità di trasferirne altri dall’ormai chiuso ma “attivo per gli utenti già iscritti a suo tempo”, Pokemon Bank per 3DS) su Champions per essere allenate con un sistema semplificato ed efficiente e rese pronte alla battaglia.

L'annuncio dal sito ufficiale

L’annuncio dal sito ufficiale

Champions consentirà comunque di “reclutare” nuovi animaletti usando i “punti vittoria” ottenuti vincendo sfide online o contro la CPU.

Tra le novità di Champions, oltre ad un sistema di allenamento semplificato ancora non descritto nel dettaglio, c’è il ritorno di tutti i gimmick passati e contemporaneamente, aprendo alla possibilità di avere nella stessa strategia Pokémon Terastal, Megaevoluti e Gigamax con mosse Z.

Comunque il trailer di lancio dei prossimi mondiali Pokemon mostra solamente MegaEvoluzioni.

Scena dal Trailer di Lancio dei Mondiali 2026

Scena dal Trailer di Lancio dei Mondiali 2026

Unito al simultaneo lancio di Leggende Pokemon: Z-A, titolo che riporta i giocatori a Kalos (continente di XY) dopo il finale della storia, questo genera il fondato sospetto che almeno per la prima parte della nuova gestione si ripartirà dalle Megaevoluzioni reintroducendo i vecchi formati con gradualità.

Secondo il sito attuale di Pokémon Champions però Pokemon Scarlatto e Violetto potrebbero restare in uso in alcune leghe nazionali, e l’uscita di Champions è prevista per il 2026.

Ciò potrebbe generare disparità e problemi tra gli allenatori, ma aspettiamo di vedere come una rivoluzione del genere sarà gestita.

Il motivo del “ritorno al passato” è però evidente: se Battle Revolution era di fatto stato strangolato in culla dal fatto che DS, 3DS e la futura Switch avrebbero avuto una loro arena tridimensionale con possibilità di tracciare il punteggio del giocatore, il nuovo sistema dietro Pokemon Champions si incunea nella semplificazione delle meccaniche di breeding, che negli anni hanno visto introdurre oggetti per modificare statistiche e abilità degli animaletti in gioco senza dover ogni volta pregare gli dei della pseudocausalità per ottenere bestiole particolarmente performanti.

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