Eternit bis, rinviata sentenza perché il pendrive è illeggibile

di Bufale.net Team |

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Eternit bis, rinviata sentenza perché il pendrive è illeggibile Bufale.net

Eternit bis, rinviata sentenza perché il pendrive è illeggibile. Una notizia che ricorderà molte cose a chi usa abitualmente i computer, qualcosa a chi opera nel settore giustizia, ma che non è una buona notizia.

«Siamo mortificate — hanno spiegato i giudici della terza sezione d’Appello, presieduta da Flavia Nasi al Corriere della Sera — ma quando siamo andate a cercare un certo passaggio di una consulenza tecnica non abbiamo trovato nulla. È come se la chiavetta fosse vuota o danneggiata».

Parliamo del processo Eternit Bis, che coinvolge il patron di Eternit Schmidheiny per la morte di operai che l’accusa collega proprio all’esposizione all’asbesto, componente essenziale dell’Eternit materiale.

Si attendeva una sentenza che ovviamente non potrà esserci, almeno non subito.

Eternit bis, rinviata sentenza perché il pendrive è illeggibile

L’Ordinamento Italiano prevede infatti l’istituto della ricostituzione del fascicolo, utile sin dai tempi del cartaceo. I documenti possono essere smarriti, i fascicoli dispersi ma un processo deve andare avanti: quando ciò accade si concede del tempo per reperire le copie dei documenti da altri fascicoli o dai fascicoli di parte.

Eternit bis, rinviata sentenza perché il pendrive è illeggibile, foto di repertorio Getty Images/Canva/etorres69

Eternit bis, rinviata sentenza perché il pendrive è illeggibile, foto di repertorio Getty Images/Canva/etorres69

In questo caso il procuratore Pellicano ha già esplicato alla stampa che si premurerà di reperire i documenti dal fascicolo di primo grado, usati nell’analogo processo in corso a Vercelli e che riguarda le vittime di Casale Monferrato.

Si è reso però necessario ovviamente un rinvio di quindici giorni per la ricostituzione.

Rinvio che riapre il tema dell’uso della tecnologia nel processo telematico.

Come abbiamo visto, in realtà non è davvero successo qualcosa di nuovo: il nostro ordinamento già prevede la ricostituzione di fascicoli smarriti.

Quello che si rende evidente è che la tecnologia non va intesa come panacea universale che ci solleverà da ogni problema. Gli stessi problemi dell’era “analogica” si ripresentano spesso simili nell’era telematica, e come ogni utente di PC sa, le chiavette USB non sono una roccaforte eterna.

Se anche un disco fisso può diventare inaccessibile in tutto o in parte per corruzioni, virus e simili, un pendrive può diventarlo ancora più facilmente, essendo creato per un numero cospicuo ma non infinito di letture/scritture.

Ci si domanda a questo punto se istituire forme di backup o incrementare il numero di documenti disponibili sui sistemi di giustizia telematica, online e richiamabili alla bisogna.

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