BUFALA Cara mamma, quando fai il vaccino a tuo figlio te lo devi tenere a casa per sei settimane, hai capito!?!? – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
BUFALA Cara mamma, quando fai il vaccino a tuo figlio te lo devi tenere a casa per sei settimane, hai capito!?!? – bufale.net Bufale.net

L’effetto Dunning-Kruger è uno dei mali della civiltà moderna, ancorché teorizzato dai tempi in cui l’essere umano ha imparato a comunicare il proprio sapere.

Sostanzialmente è l’opposto polare dell’Imperativo Socratico per cui il sapiente sa di non sapere.

Laddove una persona colta, con umiltà e cognizione, sa benissimo che le sue conoscenze saranno sempre e solo una parte minima del sapere globale e con la massima deferenza continuerà a studiare, il viralizzatore che si imbatte in un “fatterello utile” tenderà a sventolarlo ovunque con la boria tipica del “villano italiano neorealista” che, a colpi di “Lei non sa chi sono io!!”, inconsapevole della propria assoluta mancanza di conoscenze sul tema, aggredirà il prossimo col petto gonfio di orgoglio sbattendogli in faccia un presunto “sapere onesto e genuino”.

Sostanzialmente, nel mondo delle bufale capita di imbattersi nell’equivalente virale del “Pippo” della nota canzone del Trio Lescano “Pippo non lo sa” che, convinto di essere un adone, si pavoneggiava per la città con fare da dandy attirando l’ilarità e lo scherno delle persone in cui si imbatteva.

Ci siamo quindi imbattuti in questo testo virale diffuso da interessati viralizzatori

Condito da frasi deprecabilmente aggressive come

Mamma,
dopo il vaccino MPR o MPRV, bimbino a casa (chiuso: nemmeno una minima festa di compleanno!) PER 6 SETTIMANE!

SIETE DEGLI UNTORI SENZA RISPETTO PER GLI IMMUNODEPRESSI CHE NON SI POSSONO VACCINARE!

Con corteggio di risatine virtuali, brandite come un manganello per colpire le mamme responsabili.

Perché la viralità gioca sporco: non potendo giocare sulla logica, colpisce nelle emozioni, aggredendo ed accusando madri che non desiderano che il meglio per i loro figli.

Ignorando che nella loro foga di trovare un “mezzo per insultare” hanno riciclato una bufala che altri hanno già esaminato a giugno

Sostanzialmente siamo di fronte ad un ennesimo caso di Bufala Megazord: tante cognizioni inesatte cucite assieme per formare un raccontino apocalittico, espresso però in un linguaggio rabbioso, aggressivo e abbastanza borioso per essere credibile, colpendo migliaia di madri dritte al cuore.

E proprio perché noi stessi per primi non tolleriamo l’aggressività come metodo dialettico, non potevamo lasciare questa bufala incontrollata.

Innanzitutto, laddove il meme parla di te lo devi tenere a casa!, lo stesso si lancia in una ardita e tendenzione reinterpretazione del vero bugiardino, la cui frase citata testualmente è

“una volta vaccinato, il suo bambino deve cercare di evitare per almeno 6 settimane dopo la vaccinazione, fin dove possibile, uno stretto contatto con …”

Stretto contatto è, ovviamente, diverso da “stare chiusi a casa”, cosa che il viralizzatore finge di ignorare per rendere il suo messaggio più penetrante.

Inoltre l’eventualità che il meme descrive come certezza in realtà è infima:

“L’eventualità che un soggetto vaccinato infetti altri membri della propria famiglia è eccezionale. Pertanto questa condizione non rappresenta un rischio per donne in gravidanza e/o soggetti con malattia del sistema immunitario.”

Ricorriamo ad un esempio: è sempre possibile che, durante un incidente stradale, il pretensionatore delle cinture di sicurezza si attivi male, cagionando fratture a chi le indossate, ma è una possibilità infima e ridottissima rispetto al rischio che un automobilista senza cinture voli dal parabrezza sfondandolo di faccia e rimanga morto sull’asfalto o gravemente invalido a vita.

La grammatica suggerisce che “Non è un rischio” sia l’esatto opposto di quanto descritto nel meme.

Il testo da noi citato, annotato con una copiosa bibliografia medica che invece al meme manca si spinge a misurare questi casi di trasmissione registrati: nove in trent’anni, da cui detrarre tre casi in cui si trattava di soggetti affetti da herpes zooster.

Basta inotre passare dal quadrivalente al trivalente perché neppure queste annotazioni prudenziali si applichino più, rendendo quindi il riferimento al vaccino MPR una vera e propria “bufala nella bufala”, un grottesco tentativo di inventare o immaginare una inutile “stella di Davide” da apporre sui bambini vaccinati per terrorizzarne le madri.

Vi lasciamo in calce all’articolo la bibliografia citata dal brano riportato, certi che invece i viralizzatori non avranno altra bibliografia con cui replicare se non un bugiardino letto male e cognizioni raccogliticcie e falsificate.

Con la medicina non si scherza, e chi insulta il cuore delle madri per dare “forza” alle sue opinioni, le rende in realtà deboli e indegne di essere diffuse.

Chi diffonde bufale su Internet ha dimenticato il volto di sua madre.

Bibliografia
[1] http://www.vaccinarsi.org/vacci…/vaccino-anti-varicella.html
[2] http://www.sifweb.org/…/sif_position_paper_vaccini_vaccinaz…
[3] https://www.cdc.gov/vaccines/…/vis-statements/varicella.html
[4] http://www.who.int/wer/2014/wer8925.pdf?ua=1
[5] http://www.who.int/…/Varicella_Zoster_Vaccine_rates_informa…
[6] http://www.immunize.org/catg.d/p4209.pdf

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