Giulia strangolata, nelle chat WhatsApp la follia del marito. «Non truccarti, fatti brutta o ti uccido»

di Luca Mastinu |

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Giulia strangolata, nelle chat WhatsApp la follia del marito. «Non truccarti, fatti brutta o ti uccido» Bufale.net

La morte di Giulia Lazzari, 23 anni, ancora grida di dolore. La giovane donna, 23 anni di Rovigo, è stata uccisa l’8 ottobre dal marito Roberto Lo Coco dal quale si stava separando. L’uomo l’ha strangolata, e presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia la donna ha agonizzato per nove giorni fino a spegnersi. Dopo la sua storia, sulle bacheche è spuntato lo screenshot di una conversazione WhatsApp attribuita alla coppia nella quale Roberto, secondo l’immagine, avrebbe minacciato di ucciderla se non si fosse coperta a dovere prima di uscire di casa.

Se ti fai bella ti guardano tutti… invece così no, e io risparmio 30 anni di galera fatti per omicidio.

Per molti utenti il messaggio sarebbe stata una premonizione delle intenzioni del Lo Coco, e la notizia è stata ripresa da diverse testate tra cui Il Mattino Fanpage. Lo screenshot, soprattutto, è stato pubblicato dalla deputata del Movimento 5 Stelle Carmen Di Lauro il 18 ottobre sulla sua pagina Facebook ufficiale. La deputata, in seguito, ha reso pubblica la rettifica:

Rettifica: contrariamente a quanto letto in diverse testate e che io stessa ho riportato, lo scambio di battute della foto non rappresenta una conversazione privata bensì un post pubblico condiviso tempo fa da Roberto Lo Coco sul suo profilo Facebook.

Da Giornalettismo apprendiamo, infatti, che lo screenshot della conversazione WhatsApp attribuita alla coppia era soltanto una condivisione che Roberto Lo Coco aveva fatto da un post pubblico della pagina Facebook Il Ragazzo Psicopatico. Del post originale non vi è traccia, ma troviamo lo stesso screenshot in un post pubblicato su Ask.fm il 6 settembre 2016Non si tratta, dunque, dello screenshot di una conversazione tra Giulia Lazzari e Roberto Lo Coco, bensì di un post pubblico condiviso da Roberto Lo Coco sulla sua bacheca.

Parliamo di bufala, quindi, perché quella conversazione non appartiene a Roberto Lo Coco.

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