No, questo video non raffigura un caso di anting (ma qualcosa di molto peggio)
Ci segnalano i nostri contatti un video che dovrebbe raffigurare un caso di anting. Problema: l”‘anting” esiste, ma non è quello che si vede in questo video.

No, questo video non raffigura un caso di anting (ma qualcosa di molto peggio)
Prima di spiegarvi meglio cosa succede, partiamo direttamente dalla fine: il video raffigura un pullo (stato del pennuto prima del pulcino, ancora del tutto dipendente dalle cure parentali) lasciato a morire perché malato e caduto dal nido e quindi perseguitato dalle formiche.
Dopo aver biecamente spezzato le vostre illusioni, possiamo parlare di cosa sia l’anting e perché quello non è anting.
No, questo video non raffigura un caso di anting (ma qualcosa di molto peggio)
L’anting è il fenomeno naturale con cui diverse specie di uccelli si strofiano addosso una singola formica (anting “attivo”) oppure si lasciano passeggiare addosso da torme di formiche (anting “passivo”).
In entrambi i casi ci sono diverse spiegazioni per il fenomeno: tra le più “gettonate” ci sono quelle che vogliono l’anting una pratica igienica, ovvero gli uccelli che adottano tale pratica si fanno sputare addosso acido formico (che le formiche secernono come mezzo di difesa) per liberarsi dai parassiti o come mezzo per pulire le proprie penne, oppure stimolano le stesse a liberarsi subito dell’acido formico per poterle mangiare in santa pace.
Meno gettonata è l’idea che semplicemente agli uccelli piace “sballarsi” di acido formico.
Ma non è quello che sta accadendo in questo caso.
In questo caso abbiamo un pullo di bucero beccogiallo, malaticcio, che si aggira per un formicaio venendo letteralmente divorato vivo, o meglio aggredito e fatto a pezzi mentre sta ancora morendo
La natura è sovente crudele, e se i buceri tendono a vagare sul terreno incapaci di volare quando non si sentono bene, un pullo di bucero ritratto dal canale zaan_snaps, che raccoglie foto da una riserva naturale nel Limpopo, in Sud Africa è stato ritratto nel momento dell’agonia.
La cosa più atroce è che non solo canali di “fatti curiosi” ci sono caduti, ma anche articoli di giornale hanno deciso di usare un pullo in agonia per ritrarre una pratica che non c’entra niente con l’anting
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