La distanza di un metro e mezzo laterale dai ciclisti è sempre obbligatoria?
Una delle norme che fa parte della famiglia del “norme di cui leggiamo la prima parte, ma ci scordiamo del resto, a convenienza”, è l’articolo 148, comma 9-bis del vigente Codice della Strada, entrato in vigore dal dicembre del 2024.
Esso prevede una distanza laterale per il sorpasso dei velocipedi di un metro e mezzo: ma se tale limite fosse assoluto, ci sarebbero diversi casi in cui un monopattino sarebbe più che sufficiente per paralizzare la viabilità di un intero comune.
La distanza di un metro e mezzo laterale dai ciclisti è sempre obbligatoria?
La norma novellata (ovvero “aggiornata”) recita infatti
“Il sorpasso dei velocipedi da parte dei veicoli a motore deve essere effettuato con adeguato distanziamento laterale in funzione della velocità rispettiva e dell’ingombro del veicolo a motore, per tener conto della ridotta stabilità dei velocipedi, mantenendo, ove le condizioni della strada lo consentano, la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri. Chiunque viola le disposizioni del presente comma è soggetto alle sanzioni amministrative di cui al comma 16, primo periodo.”
I “duri e puri delle due ruote” sui social tendono a dimenticare o omettere proprio il “ove le condizioni della strada lo consentano”.

La distanza di un metro e mezzo laterale dai ciclisti è sempre obbligatoria?
Pensiamo al caso di un sorpasso su singola corsia, ovvero dove per rispettare il limite laterale si debba finire ad invadere la corsia opposta.
Qualora vi sia sufficientemente spazio, andrà rispeettato il limite laterale. Ove questo non fosse possibile, un buon indice per valutare l’adeguato distanziamento può essere dato dalla precedente formulazione del comma, che stabiliva
“valuta l’esistenza delle condizioni predette per compiere la manovra in completa sicurezza per entrambi i veicoli, riducendo particolarmente la velocita’, ove necessario, affinche’ la manovra di sorpasso sia compiuta a ridottissima velocita’ qualora le circostanze lo richiedano.”
Ci sono quindi due casi.
Cosa faccio se ho un velocipede davanti?
Primo caso: ho spazio laterale per rispettare la distanza di un metro e mezzo: la rispetto.
Secondo caso: non ho sufficiente spazio. In questo caso mi prendo tutto lo spazio che riesco senza invadere l’altrui corsia e danneggiare la circolazione e rallento il più possibile in modo da non sbilanciare il mezzo più leggero.
Eviterò atteggiamenti deteriori come “attaccarmi al clacson” per incutere timore nell’utente delle due ruote o avvicinarmi in modo aggressivo per costringerlo forzosamente a gettarsi di lato.
Se fossse al centro della carreggiata potrò usare i lampeggianti o, ove non rechi disturbo, un solo colpo di clacson mantenendo idonea distanza e spostandomi a velocità ridotta.
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