Questi non sono supermercati che hanno aderito a farvi mangiare la farina di insetti

Ci segnalano i nostri contatti un video su TikTok che presenta i marchi di “supermercati che hanno aderito a farvi mangiare la farina di insetti”, unitamente ad una traccia audio dove una voce ripete insulti ed epiteti assai volgari (e già questo dovrebbe essere indice dello scarso livello della “divulgazione”).
Si tratta di una fake news, per essere precisi, della riedizione della fake news della “farina di insetti alla COOP ed Eurospin” che abbiamo visto già l’anno scorso, semplicemente con la data cambiata e lo sfondo audio di volgarità.
Questi non sono supermercati che hanno aderito a farvi mangiare la farina di insetti
La stessa identica fake news è apparsa infatti il 23 gennaio del 2023, il 24 gennaio del 2024 e ora il 7 Febbraio del 2025. Gli stessi marchi, lo stesso complotto per far “mangiare le farine di insetti”, la stessa teoria.
La maggior parte delle condivisioni includono marchi come Lidl, Eurospin, Coop, Conad, Barilla e McDonalds, con la collaborazione di Repubblica, FCA e Open pronte surrettiziamente ad inserire la farina di insetti nei cibi “col favore delle tenebre”.

Questi non sono supermercati che hanno aderito a farvi mangiare la farina di insetti
La sola idea che basti un pomeriggio per sostituire tutti i prodotti alimentari, ignorando del tutto l’esistenza delle scorte di magazzino è già assurda di suo.
Così abili dal produrre alimenti “mascherati” ma apparentemente non così abili da sfuggire al primo tweet di passaggio.
Tutti i vari Novel Food che sono stati autorizzati in Europa, tra cui i tipi di insetti ammessi, sono elencati sulla Gazzetta ufficiale europea e, come ci ricorda Il Salvagente, andranno per forza elencati tra gli ingredienti.
Le norme di riferimento sono due
- il Regolamento UE 1169/2011 “relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori” per i prodotti preimballati, destinati confezionati al consumatore finale
- il D.Lgs. 109/92 e alcuni rifermenti del regolamento Ue 1169/2011 per i prodotti sfusi o preincartati
Esse prescrivono una serie di elementi obbligatori, tra cui la denominazione dell’alimento, l’elenco degli ingredienti, l’ indicazione di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze e la quantità di tali ingredienti o categorie di ingredienti. Oltre, naturalmente, ingredienti nella citata normativa.
Il motivo è se non filantropico utilitario: un eventuale consumatore allergico ad un elemento “ignoto” potrebbe, in virtù di tale normativa, comodamente aprire una salva di richieste di danno e risarcimento da altri soggetti allergici in grado da affondare una multinazionale.
A questo punto non ci sarebbero connivenze con giornalisti, debunker e aziende del settore automotivo (!!!) che tengano: qualsiasi ingrediente contenuto in qualsiasi alimento sarà indicato sulla scatola.
Per tutela espressa del produttore che così potrà evitarsi le conseguenze dovute a eventuale consumo da soggetti allergici o con intolleranze alimentari.
Sul consumo di insetti abbiamo già incontrato simili fake news: Barilla ne ha dovuta smentire recentemente un’altra, e nel nostro archivio ne conserviamo di diverse.
Conclusione
Il complotto della distribuzione per farina di insetti nascosta si tratta di una fake news, indimostrata e indimostrabile.
Invece è fatto noto che la farina di insetti, debitamente segnalata, è venduta dal 24 Gennaio 2023, quindi da almeno un anno, senza alcun problema riscontrabile.
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