No, questa donna indipendente che fa il pieno di benzina alla Tesla è creata con l’AI

Si chiama “ragebait”: contenuto spesso di scarsa qualità, sovente creato con AI, che serve per spingere alla condivisione compulsiva tirando fuori il peggio di noi. La “donna indipendente che fa il pieno di benzina alla Tesla” e che sta girando su gruppi dedicati al mondo automotive, e talora anche al di fuori, rientra tra questi.

No, questa donna indipendente che fa il pieno di benzina alla Tesla è creata con l’AI
Un post fake creato a tavolino per essere basato sul pregiudizio assoluto e continuo, quel genere di pregiudizio che fa inca**are tutti.
In questo caso si fa filotto: l’atavico pregiudizio sciovinista e tratti incel per cui le “donne forti” non esistono e lo stato naturale della donna dovrebbe essere quello di una stupida oca sottomessa al “maschio padre di famiglia”, la disistima per il marchio Tesla conseguente le vicissitudini di Elon Musk e la natura da “club dei veri uomini” di molti gruppi automotive che vede le auto termiche essere le “uniche vere auto” e il pilota perfetto essere un uomo perché la donna non viene “tradizionalmente” indicata tra i piloti.
No, questa donna indipendente che fa il pieno di benzina alla Tesla è creata con l’AI
Avevamo già infatti un video non creato con AI, ma girato a tavolino con attori, dove due giovani attrici nel ruolo delle “ochette bionde” cercavano inutilmente di fare benzina con una Smart EQ per poi ripartire di scatto con gridolini stereotipati lasciando lo sportello della carica aperto, la pompa della benzina in disarmo, e un terzo attore/cameraman a commentare per il sollazzo dello spettatore sciovinista la presunta inferiorità femminile.
In questo caso lo stesso effetto si ottiene con una foto creata con AI.

Immagine ad alta qualità per identificare le anomalie
La foto è ambientata in una stazione Petro-Canada, ma diversi dettagli denunciano il fake: le dita della donna sono ad esempio irregolari e distorte, il fiotto di benzina che scorre dal paraurti della Tesla si interrompe in modi imprevisti dalle leggi della fisica, la pistola della pompa di benzina ha una forma strana e distorta e sul retro c’è un cartello tagliato a metà.
Lasciando esaminare il reperto a SightEngine scopriamo anche la paternità della foto: ChatGPT 4o, l’ultima versione free del prodotto di OpenAI.
La foto esiste come centone di tutto quello che il villano medio odia: una “donna indipendente”, quindi una femminista, che guida Tesla.

Resoconto di Sightengine
A questo punto il contenuto diventa virale, assommando sia orde di fan dell’automotive tradizionalista pronti a scagliarsi sulla Tesla, che orde di critici di Musk pronti a scagliarsi anche essi sulla Tesla che Incel pronti a scagliarsi contro la “femminista”.
E, contemporaneamente, radunando anche utenti a favore dell’elettrico e della parità dei sessi stimolati a rispondere in modo che l’algoritmo dei social percepisca una vera e propria rissa virtuale come “un contenuto di elevata qualità che suscita interazioni”.
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